martedì 30 giugno 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


CREDERE NEL POSSIBILE


Ingredienti non nuovi, per il romanzo di Jennifer L. Holm Il pesce rosso numero 14, tradotto da Elisa Puricelli Guerra: coppia di genitori separati, ragazzina preadolescente, nonno terribile, che in realtà è un potente punto di riferimento. E poi un pizzico di fantastico e il potere della scienza.
Il nonno in questione, in realtà, è una sorta di scienziato pazzo, ne ha tutte le caratteristiche: geniale, incompreso e sostanzialmente irresponsabile.
Lavorando su un esemplare raro di medusa è riuscito ad isolare una sostanza che l'ha ringiovanito e quindi entra prepotentemente nella vita della protagonista, Ellie, nella forma di adolescente brufoloso.
Espulso dal suo laboratorio, trova ospitalità nella casa della figlia e della nipote e vi spadroneggia impavido, cercando di rientrare nel suo vecchio laboratorio, mettendosi costantemente nei guai.
In realtà, sotto l'apparente indifferenza, il buon Melvin ha a cuore la formazione della nipote, che vuole indirizzare verso una carriera scientifica, ben lontana dalle aspirazioni artistiche e teatrali di entrambi i genitori.
Così, fra tacos, burritos e cene cinesi, racconta alla nipote le vite straordinarie di tanti scienziati, in particolare di Salk e Oppenheimer, scelti non casualmente come attori importanti nella creazione, rispettivamente, del vaccino antipolio e della prima bomba atomica. Il bene e il male della scienza, la contraddizione prometeica che combina desiderio di sapere ed effetti distruttivi.
Melvin, sempre nella veste di cugino adolescente di Ellie, continua a tentare di introdursi nel suo vecchio laboratorio per impossessarsi della medusa ringiovanente, coinvolgendo anche uno scettico compagno di scuola di entrambi, Raj, che diventa ben presto amico, e complice, di Ellie. Due visioni del mondo si confrontano nella vita della ragazzina: quella artistica, rappresentata dai genitori, che le hanno nascosto la morte dei vari pesci rossi, sostituendoli ogni volta con dei nuovi esemplari, e quella scientifica del nonno.
La girandola di avventure non ha altro scopo che condurre le giovani lettrici e i lettori alla consapevolezza che nella ricerca bisogna avere 'misura', senso della realtà, ma bisogna anche credere fermamente nel 'possibile': per esempio credere nella teoria del tutto, quella legge universale che i fisici inseguono da sempre. Le 'sensate esperienze e certe dimostrazioni', come asseriva Galileo, distinguono la scienza da altri ambiti della cultura umana.
Se un futuro di provette e macchinari astrusi può sembrare poco poetico, nello scorrere le biografie di tante scienziate e scienziati si scopre una passione profonda, un credo laico nella possibilità di conoscere il mondo e, magari, migliorarlo.
Giustamente nel finale del libro si sottolinea che c'è scienza e scienza, scoperte e invenzioni che hanno migliorato la vita degli esseri umani o hanno creato strumenti di sfruttamento e di distruzione.
Ai ragazzi e alle ragazze sta il compito di proseguire questa mole imponente di ricerche nella direzione eticamente più responsabile.
Questo mi sembra il messaggio dell'autrice che, figlia di medici, ha deciso di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.
Forse anche l'arte può cambiare il mondo?

Eleonora

“Il pesce rosso numero 14. Credi nel possibile”, J.L. Holm, Rizzoli 2015


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