lunedì 29 giugno 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


UN SASSOLINO AL GIORNO...

Ti amo ogni giorno, Malika Doray (trad. Rita Dalla Rosa)
Terre di Mezzo 2015


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

"Piccolo amore mio,
ti amo
ogni giorno.
Anche quando parto,
perché da te sempre ritorno.
Forse non adesso
ma di sicuro
molto presto."

E se la nostalgia sarà tanta una soluzione la mamma saprà trovarla nei sassolini bianchi. Uno per ciascun giorno di lontananza. Insieme, mamma e piccolino, vanno in cerca sassolini conta tempo. 
 

Li raccolgono e poi li mettono in un piatto e da lì ogni mattino col papà sarà proprio il piccolo coniglio a toglierlo per fare il suo conto alla rovescia. Durante il giorno la nostalgia non è tanto forte, perché sono tanti i divertimenti con gli amici. E se la sera sale un po' di magone, ci sarà papà coniglio a consolarlo. E intanto i sassolini bianchi nel piatto diminuiscono. Ne è rimasto solo uno nel piatto: manca solo un giorno al suo ritorno. E se poi non torna? Ma dietro la porta ecco che appare lei: la mamma piena d'amore per sempre e con tutto il cuore. 



Malika Doray e la sua sensibilità non lasciano mai indifferenti. Un racconto tenero che in pochissime parole e in pochissimi segni mette a fuoco una situazione piuttosto consueta di separazione temporanea tra mamma e bambino. Eppure c'è qualcosa in più rispetto ai molti altri libri che hanno l'intento di affrontare un tema 'delicato' per i più piccoli: il distacco dalla mamma. E quel qualcosa in più sono proprio quei quattro sassolini che mamma coniglio e bimbo coniglio mettono assieme nel piatto e che costituiscono il rimedio a solitudini e malinconie passeggere.
Non sarà casuale che questo libro che si legge come un calendario abbia molto a che fare con lo scorrere del tempo: quei sassolini sono infatti un rudimentale, ma efficace, sistema di contare il tempo che passa.
Quei quattro sassolini fanno la differenza e confermano lo sguardo attento che Malika Doray ha sempre dimostrato di avere nei confronti della primissima infanzia.  


Quei sassolini diventano lingua comune tra un bambino che non ha cognizione chiara del tempo che passa e un adulto che invece con lo scorrere dei giorni ha molta dimestichezza.
Quei sassolini scandiscono la distanza che per del tempo terrà mamma e bambino lontani.
Quei sassolini se non sono la soluzione al problema, sono comunque un buon aiuto a superarlo.
Quei sassolini sono la tangibile evidenza che un piccolo e un grande possono sempre trovare una lingua comune che sia comprensibile a entrambi.


Accanto a pochi altri esempi celebri, Doray è una delle migliori autrici di libri per piccoli. Quasi del tutto ignorata in Italia. Senza mai fare nessun cedimento alla leziosità, alla banalizzazione del disegno, questa autrice francese dimostra un talento 'naturale' nel trovare sempre il linguaggio iconico e le parole adatte per arrivare ad essere capita e amata anche dai 'lettori' microscopici. La sua sensibilità sta spesso nella scelta del tema, e questo libro pubblicato in Francia già quasi dieci anni fa, ne è un ottimo esempio e nel creare nella narrazione l'incontro di due sensibilità differenti: quella dei piccoli ascoltatori e quella dei grandi lettori. Se mi si passa la metafora, è un po' come dire che i libri di Malika Doray sono confortevoli poltrone dove un piccolo e un grande possono accoccolarsi per passare buon tempo assieme...



Il discorso non è poi molto diverso se guardiamo il suo modo di illustrare. Tra i suoi punti di riferimento lei stessa cita Bruno Munari e Katsumi Komagata perché di entrambi ammira il minimalismo, la semplicità assoluta raggiunta dopo un lungo e attento lavoro di sintesi e nel contempo la grande complessità di contenuti. Per questo motivo i suoi libri sono sempre anche qualcosa di più che semplici contenitori di storie e di immagini (penso all'altro titolo pubblicato in Italia, Che bella notizia!, Gribaudo 2012). Ogni elemento, dal disegno alla grafica, dal carattere al formato, concorre a pari titolo a creare un oggetto pieno di senso e di bellezza.
La prima infanzia infanzia, ad evidenza, rappresenta il suo pubblico di elezione perché ai bambini più piccoli riconosce una grande sensibilità e capacità di interrogarsi e capire le piccole cose al pari dei grandi temi con la medesima curiosità di approccio. Essi sono ancora terreno vergine, sui cui tutto può crescere rigoglioso.

Carla



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