lunedì 16 novembre 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


BATTAGLIA DI TROLL



Sono arrivata a questo libro soprattutto per curiosità, dettata dalla inconsueta accoppiata dei due autori, Guillermo del Toro, sceneggiatore e regista, e Daniel Kraus, che conoscevo come autore, fra l'altro, di L'estate del coprifuoco. Questo romanzo ha un sotterraneo legame con quello di cui vi parlo oggi: infatti anche in quello la chiave narrativa consisteva nella sparizione di un bambino e nella presenza di un misterioso furgone.
Qui, in Trollhunters, di bambini ne spariscono parecchi, a cominciare dallo zio del protagonista, scomparso nel nulla mentre andava col fratello in bicicletta. Il fratello sopravvissuto, Jim, non si è più ripreso da quell'esperienza e vive barricato in casa insieme al figlio Jim jr. Ma non ci sono difese contro i troll, se sono decisi a venirti a prendere, anche nel tuo letto.
Il giovane Jim si trova catapultato una prima volta nel 'mondo di sotto', pieno di oscurità e mostruosità, come è ovvio immaginare. Riesce a fuggire e a condurre per qualche giorno una vita quasi normale, con il suo amico imbranato Tub e la bella della scuola, la scozzese Claire, di cui è segretamente innamorato.
Se le prime battute del romanzo hanno una chiave spiccatamente horror, con dettagliate descrizioni di bave, liquami, budella e fetori, via via il tono si alleggerisce e acquista una chiave ironica, comica, grottesca; molti adulti umani sono ben più 'mostruosi' delle creature orribili che popolano anfratti e gallerie sotterranee. Anche perché si scopre, procedendo nella lettura, che non tutti i troll sono cattivi e che il povero Jim si è trovato catapultato in un'epica battaglia fra buoni e cattivi, con evidenti conseguenze per il genere umano. Guarda caso a guidare l'esercito, 'nostrano', di troll buoni c'è proprio Jack, lo zio scomparso tanti anni prima, imprigionato nella sua adolescenza e nel suo ruolo di cacciatore di troll.
Si avvicina il giorno fatidico in cui la ricostruzione di un antico ponte inglese darà il via all'invasione dei crudeli troll di Gunmar, il più potente e nefasto fra i troll 'cattivi', provenienti dal Vecchio Continente.
Non posso rivelare di più della trama , densa, come gli autori promettevano, di colpi di scena, alcuni dei quali veramente gustosi; vorrei però individuare alcuni punti: c'è un lato serio, serissimo in questo racconto, che consiste nel dar voce a una paura direi atavica, quella della sparizione dei bambini, del loro rapimento e dell'uso dei loro corpi. E' una paura reale, presente in qualsiasi comunità, anche nella nostra. A questa paura si può rispondere in molti modi; questo, con una storia horror, fantasy, epica e molto ironica, è un evidente esorcismo. Sono i mostri a rapire i bambini e i mostri possono essere combattuti.
In secondo luogo, c'è il tema della paura dei bambini e dei ragazzi: il mostro sotto il letto o dentro l'armadio, l'orrore che in ogni descrizione perde progressivamente forza e si trasforma nel suo opposto, nel comico.
C'è infine il grande divertimento dei due autori che giocano con un genere per farne a ogni pagina quello che vogliono, inventando mostri, orrori e colpi di scena con grande prolificità.
Alla fine, è un romanzo spiccatamente di genere, sicuramente gradito a chi predilige la chiave horror, ma, come come ho detto prima, non solo. Si legge con grande facilità ma le sue trecentocinquanta pagine richiedono una lettrice o un lettore già allenati, dai dodici anni in poi, e pronti ad affrontare battaglie notturne con armi improbabili e alleati poco allettanti.

Eleonora

“Trollhunters”, G. Del Toro, D. Kraus, De Agostini 2015


Nessun commento:

Posta un commento