MICROCOSMO
Nella
fioritura primaverile legata alla Fiera di Bologna si moltiplicano le
proposte non narrative, di solito numericamente inferiori rispetto
alla narrativa e agli albi illustrati.
Finalmente,
almeno in alcuni settori, vediamo crescere l'offerta di testi
originali, spesso ben confezionati dal punto di vista editoriale,
talvolta capaci di suscitare grandi entusiasmi.
Fra i
tanti, di cui si è già parlato e si parlerà in queste pagine
virtuali, spicca per originalità Mini. Il mondo invisibile dei
microbi, della nota divulgatrice Nicola Davies, di cui Editoriale
Scienza ha pubblicato diversi testi, con la collaborazione
dell'illustratrice Emily Sutton.
Mini,
come dice il titolo, parla degli organismi unicellulari, protozoi,
batteri, virus, alghe; parla, cioè, di uno degli aspetti
dell'infinitamente piccolo, argomento affascinante, ma difficile: si
tratta di spiegare qualcosa che non si può sperimentare
direttamente, che non si vede, non si tocca. Lo fa rivolgendosi a un
pubblico ancora non abituato alle spiegazioni, più o meno
articolate. Quindi, parla molto per immagini, per concetti intuitivi
che, senza spiegare più di tanto, appaiono evidenti alla mente
vorace di bambine e bambini curiosi.
Per
dare l'idea del microcosmo non c'è che paragonarlo a qualcosa di
noto e di visibile: una formica o una sua pur piccola antenna, capace
di portare con sé milioni di microbi.
Anche
fra i microbi ce ne sono di più grandi e di più piccoli, possono
avere forme bizzarre, ma hanno in ogni caso una funzione
fondamentale, la trasformazione della materia organica ed inorganica.
Ce ne sono di 'buoni', che vivono in simbiosi con noi, e di meno
buoni; ce ne sono di 'cattivi', che riescono ad entrare nel corpo
attraverso la pelle, le ferite, quello che mangiamo o respiriamo. Da
qui la necessità di alcune fondamentali regole igieniche.
Dunque,
fin qui si è detto del contenuto; l'originalità di questo testo sta
in due scelte non indifferenti: l'aver pensato un libro sulle forme
invisibili della vita per una fascia d'età inferiore a quella che
solitamente si considera interessata a questi argomenti, direi a
partire dai sei anni. E questa mi sembra un'intuizione intelligente,
che non presume impossibile affrontare un argomento di cui poco sanno
anche molti adulti. E, coerentemente con questa scelta, aver dato un
ruolo fondamentale all'illustrazione, rendendo molto sintetica la
parte scritta, senza però banalizzarla.
Il
raccordo con l'illustratrice è perfetto: le immagini non solo
esplicitano il testo, ma lo completano, facendo vedere anche quello
che il testo non dice. Intuizione e collegamenti che i bambini sono
perfettamente in grado di cogliere.
Siamo
dunque sulla lunghezza d'onda di quei libri, di cui abbiamo
ripetutamente parlato, che utilizzano caratteristiche proprie
dell'albo illustrato per piegarle alle esigenze della divulgazione,
anche se qui, a differenza per esempio di Over and Under the snow,
non è presente una cornice narrativa. Apprezzabile anche la scelta
di affiancare nelle illustrazioni, un bambino e una bambina, a
sottolineare, e ce n'è molto bisogno, che la curiosità e
l'intelligenza non conoscono generi.
Grande
sensibilità e lungimiranza di Editoriale Scienza, che riesce a
cogliere le tendenze migliori della divulgazione, soprattutto
scientifica.
Ma le
sorprese non finiscono qui, nei prossimi giorni altri testi
interessanti..
Eleonora
“Mini.
Il mondo invisibile dei microbi”, N. Davies e E. Sutton, Editoriale
Scienza 2016
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