venerdì 13 aprile 2018

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


OLTRE LE FRONTIERE


Alla sua seconda prova come autore di fiction, Carlo Greppi prosegue il viaggio ideale compiuto dal protagonista del romanzo precedente, Non restare indietro. Qui, in Bruciare la frontiera, per festeggiare in modo originale il compimento del diciottesimo anno, Francesco decide di fare a piedi il passaggio della frontiera fra Italia e Francia, ripercorrendo le strade degli ebrei in fuga e degli emigranti italiani. In realtà non è questo che ha in mente, vuole solo provare l’emozione, insieme all’amico inseparabile Kappa, di compiere un gesto esemplare, simbolico, come se l’oltrepassare quel limite segnasse anche l’ingresso nell’età adulta. Oltre all’amico del cuore, l’accompagna una lettera postuma dell’amatissimo nonno, che racconta proprio di un passaggio clandestino, nei primi anni ‘60, di una donna del sud, amata per una sola notte. Ma c’è anche un’altra storia che viene ricordata e che risale ancora più indietro, agli anni delle persecuzioni razziali: è la storia del comandante Gruninger, guardia di frontiera svizzera, che disubbidì alla legge, salvando molti ebrei e ricevendo in cambio molti anni di emarginazione, prima di essere riabilitato e di entrare a pieno titolo nel Giardino dei Giusti.
Questo è il background storico, perfettamente documentato dall’autore, di formazione storica, che rivive nei diversi passaggi di frontiera che i personaggi compiono fra Italia, Francia, Svizzera.
Ma nel presente la nostra vicenda si svolge in quella parte del confine italo-francese, che di recente è più volte stato ricordato negli articoli di cronaca. Qui, dove molti migranti tentano la sorte per passare in Francia, fra Ventimiglia e Bardonecchia, si svolge il viaggio di Francesco e Kappa e la loro vicenda si intreccia a quella di Ab, Abdullah, uno dei tanti che provano e riprovano a passare dall’altra parte, dove lo aspetta Celine, una ragazza conosciuta in chat.
In modo imprevedibile, questi destini si incontreranno in un momento cruciale, a un posto di blocco, dove è necessario saper fare la cosa giusta.
Questa in sintesi la trama, caratterizzata dal continuo passaggio di narratore, fra Francesco e Ab, ma anche passaggi temporali, in cui ritornano i ricordi delle precedenti fughe, delle precedenti migrazioni. E’ una struttura complessa che però riesce a convogliare l’attenzione del lettore e della lettrice sul nodo esistenziale che il protagonista e il suo amico devono affrontare: la legge va sempre rispettata, anche quando è ingiusta? L’esempio del comandante Gruninger è calzante: un rappresentante della legge che la infrange nel nome di più alti principi morali. Ovvero, Antigone è qui con noi e ci interroga ancora una volta su quanto miserabili e ingiuste siano le leggi umane, laddove è l’umanità stessa a essere minacciata.
La tematica, importantissima, dell’eticità delle nostre azioni, affonda le radici nella riflessione sulla Shoah, sull’importanza di riuscire a rimanere ‘umani’ al di là delle convenienze, dell’obbedienza e delle ‘leggi’.
La nostra attualità è piena di episodi che portano a questo ambito di riflessione ed è estremamente importante trasmettere se non altro il germe del dubbio alle giovani generazioni. Ma in questo romanzo, adatto a lettrici e lettori dai tredici anni in poi, c’è anche molto altro, c’è soprattutto l’invocazione di un diritto alla speranza che per sua natura si coniuga alla giovinezza, il diritto anche al gesto esemplare, alla ribellione eclatante, al credere comunque in un futuro migliore. O nel futuro tout court.
E’ una miscela originale quella che si sviluppa in questa narrazione, non sempre lineare ed immediata: c’è molto della cultura, soprattutto musicale, dei più giovani, ma sono molti i rimandi anche alla poesia del nostro Novecento. C’è il romanzo on the road, ma c’è un approccio storico approfondito e non banale. E non da ultimo, vengono poste questioni cruciali nel nostro presente. Capisco il timore di argomenti ‘pesanti’, che costringono anche i più giovani a riflessioni e discussioni impegnative; ma è il mondo di oggi, con tutti i suoi allarmi e le criticità, a richiederle.
Eleonora

“Bruciare la frontiera”, C. Greppi, Feltrinelli 2018

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