DARWIN, UN FIUME, UN BAMBINO
Che la meraviglia è propria della natura del filosofo e la filosofia non si origina altro che dallo stupore”. Platone, Teeteto.
Che la meraviglia è propria della natura del filosofo e la filosofia non si origina altro che dallo stupore”. Platone, Teeteto.
Due anni fa, in collaborazione con l’editore americano Creative Company, Fabian Negrin ha pubblicato un illustrato, poi tradotto in italia da Gallucci (www.galluccieditore.com) , dal titolo Riverbanks, usando come testo l’ultimo paragrafo de L’origine delle specie di Darwin. Le immagini raccontano di un bambino che, in riva ad un fiume, scopre con crescente stupore l’incredibile varietà dei viventi; quell’incredibile varietà spiegata da Darwin con l’evoluzione naturale attraverso la selezione del più adatto. Poesia e scienza a braccetto, immaginando, magari, che lo stesso Darwin abbia cominciato ad interrogarsi sulla varietà, sulle molteplici forme dell’adattamento, proprio guardano con gli occhi, liberi da pregiudizi, di un bambino.
E’ invece di quest’anno il libro di Jaqueline Kelly , L’evoluzione d Calpurnia (www.salani.it), romanzo per ragazze e ragazzi che ruota intorno al doppio senso: evoluzione come teoria scientifica, evoluzione come stagione di crescita. Anche in questo romanzo, l’occasione della crescita è data dall’esplorazione di un fiume in estate, cui la protagonista si accosta col fervore entusiasta della giovane naturalista. Siamo a cavallo fra 800 e 900, Darwin fa ancora scandalo e l’emancipazione femminile è ancora un sogno di poche; Calpurnia, unica figlia femmina in una famiglia di possidenti del Texas, faticherà non poco ad affermare il suo diritto alla curiosità, contro il conformismo tradizionalista della sua famiglia. Al suo fianco il nonno naturalista che le farà leggere l’eretico L’origine delle specie e la affiancherà nelle sue sorprendenti scoperte, rigorosamente annotate in un prezioso taccuino.
Curiosamente, in entrambi i libri abbiamo un bambino (o bambina) incantato di fronte alla infinita ricchezza della natura, rappresentata in entrambi i casi da un fiume; l’infinita ricchezza diventa infinite domande, uno sguardo (quasi) libero da condizionamenti, che spesso viene ingabbiato dentro gli schemi mentali adulti.
Se non ci fosse dentro di noi lo spiritello anarchico dell’infanzia, non saremmo capaci di superare modi di pensare, credenze, pregiudizi, di immaginare il mondo anche in modo imprevedibile, di cercare la bellezza dove apparentemente non è, un calcolo matematico, una teoria fisica.
Darwin bambino si è sicuramente incantato di fronte allo spettacolo di un fiume in estate.
Eleonora
“In riva al fiume”, C. Darwin, F. Negrin, Gallucci 2010
“L’evoluzione di Calpurnia”, J. Kelly, Salani 2011
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