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L'EVOLUZIONE DI CALPURNIA, Jacqueline Kelly
L'EVOLUZIONE DI CALPURNIA, Jacqueline Kelly
Salani, 2011
NARRATIVA PER GRANDI (dagli 11 anni)
"A me non piaceva parlare di modelli e di ricette, e versare il tè in salotto. [...] Mi sedetti in camera mia a guardare fuori gli alberi, e riflettei un pochino sulla questione, rivoltandola da tutte le parti. Non avevo fatto niente per essere com'ero. Potevano dare la colpa a me per la mia natura? Il leopardo può cambiarsi le macchie? E, in caso positivo, quali erano le mie macchie? Sembrava tutto così confuso. Non arrivai a nessuna conclusione, in compenso mi venne un discreto mal di testa. "(p.165)
Calpurnia, undici anni e tre quarti, unica femmina tra sette fratelli, sullo scorcio dell'Ottocento nella campagne del Texas, è una ragazzina dall'inarrestabile curiosità. Curiosità e attenzione per tutte le manifestazioni della natura: cavallette, bruchi, nidi di uccelli, piante sconosciute. Tutto attira la sua attenzione, stimola il suo interesse ("E' incredibile quante cose tu possa osservare stando tranquillamente seduta e guardandoti intorno"). Ma la vita che i genitori e le consuetudini dell'epoca hanno programmato per lei e tutt'altra: saper cucinare, saper ricamare e cucire, saper suonare il pianoforte, essere pronta al debutto in società.
Calpurnia questo lo capisce a poco a poco e cerca, con i mezzi di cui dispone, ovvero una certa caparbietà e una buona dose di onestà intellettuale, di opporsi a un destino che non sente suo ("Un giorno avrei posseduto tutti i libri del mondo, scaffali e scaffali pieni. Avrei vissuto in una torre di libri. Avrei letto tutto il giorno mangiando pesche. E se qualche giovane cavaliere con l’armatura avesse osato passare sul suo bianco destriero e mi avesse implorato di calargli la treccia, lo avrei bersagliato di noccioli di pesca finché non se ne fosse andato a casa").
Calpurnia non è ribelle, ma con la forza della ragione, la fede nelle sue passioni e attitudini cerca di dimostrare al mondo che lei è 'qualcos'altro'. Ma Calpurnia in questo suo quotidiano percorso verso la libertà di pensiero non è sola: può contare sul nonno, burbero libero pensatore anch'egli. Lui è l'unico a riconoscere in lei prima di tutto una persona, e come tale, meritevole di grande rispetto. Con il nonno, Calpurnia può quindi condividere e alimentare la sua passione per le scienze naturali. Al suo fianco impara il rigore, il metodo, l'osservazione, il ragionamento, la deduzione, la ricerca, lo studio e...la pazienza.
Ma la storia di Calpurnia è anche molto altro. E' un romanzo di formazione coi fiocchi, è un omaggio, e quindi una introduzione per i giovani lettori, alla grande letteratura inglese dell' Ottocento (da Jane Austen a Virginia Woolf), è un manifesto del libero pensiero e dell'andar controcorrente (attualmente attitudini parecchio latitanti), è un 'granello di sabbia' che inceppa lo stereotipo della figura femminile in auge negli ultimi anni, è un vademecum per i ragazzi in cerca di un degno futuro e di un percorso che li porti ad essere persone realizzate e felici. E' la storia di una ragazzina appassionata. E' la storia di un mondo che alla fine dell'Ottocento sta cambiando, che vede imporsi contro certo oscurantismo (la bibliotecaria che nega Darwin a una bambinetta curiosa ne è la personificazione), una nuova luce, nuovi metodi di indagine e nuove teorie scientifiche.
Resta solo da dire, con sconforto e amarezza, che libri del genere ancora nel 2011 sono, prima di ogni altra cosa, necessari perché il sonno della Ragione è ancora lì, in agguato dietro la porta.
Lo considero un libro imperdibile e consiglio di tenere d'occhio la Kelly (il libro è già stato premiato con il Newbery Honor), che parebbe essere 'ragazza' volitiva tanto quanto Calpurnia, vista la sua storia. E poi nel suo libro c'è un motto che spero ci accomuni tutti: "Ahhh. Bed, book, kitten, sandwich. All one needed in life, really." Se non avete sottomano Kitten, sappiate che vanno bene anche i cani...
Carla
Carla
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