giovedì 11 agosto 2011

VIVA MARIA! e VIVA LA CAPONATA


Mia sorella è una di quelle persone che, in un’età della vita in cui alcune sicurezze sono date oramai per scontate, capovolge tutto e pensa che sia arrivato il momento di ricominciare un’attività nuova in un paese diverso, insomma una nuova vita.
Si chiama Maria e tre anni fa ha fatto quello che molti di noi pensano e dicono ma poi non riescono a mettere in pratica: ha chiuso un negozio di abbigliamento, per un anno ha studiato spagnolo e ha frequentato un corso di cucina, dopodiché si è trasferita nel Sud della Spagna: a Granada in Andalusia.

Le piace cucinare (ma è anche una fantastica fotografa rigorosamente in bianco e nero) e, dopo quattro mesi, ha aperto VIVA MARIA!, un locale dove si possono mangiare piatti della Liguria e non solo. Qui c’è una delle sue prime vetrine:


In questi giorni è venuta a trovarmi a Roma e ieri ha preparato un piatto che ligure non è, ma è buonissimo: la caponata.
Ha preso tre grosse melanzane, le ha tagliate a tocchi che ha cosparso di sale e messo in uno scolapasta. Poi si è dimenticata il tutto per un’ora.
Ha tagliato a pezzi e svuotato dei semi cinque grandi pomodori tondi.
Ha messo a bagno in una ciotola due manciate di capperi sotto sale; ha tolto il nocciolo a due manciate di olive nere.
Quindi in una padella con un po’ di olio ha sistemato due cipolle tritate abbastanza sottili e quattro gambi di sedano tagliati a pezzetti. Li ha fatti cuocere per qualche minuto poi ha aggiunto i capperi, le olive e i pomodori.
Nel frattempo ha fritto i grossi pezzi di melanzana. Alla fine ha unito le melanzane al resto degli ingredienti aggiungendo anche mezzo bicchiere di aceto di vino bianco e tre cucchiai di zucchero. Ha fatto insaporire il tutto per qualche minuto.

Che dire? Aveva il sapore della vita: la carnalità delle melanzane, il croccante del sedano e delle cipolle, la dolcezza mitigata dall’aspro. E, come al solito, il giorno dopo era ancora più buona.
Oggi è ripartita... e la caponata è finita.

p.s.: l’indirizzo di Viva Maria!: Calle San Jerónimo, esquina Calle Baratillo, Granada
 Lulli

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