VOLER VOLARE
LEZIONI DI VOLO, Pirkko Vainio
Clavis, 2011
ILLUSTRATO PER GRANDI (dagli 11 anni)
"Possedere le ali non vuol dire sapere volare...almeno non per il momento"
Un pulcino di un qualche trampoliere, viste le lunghe zampette sottili che lo sostengono, è alle prese con i suoi primi tentativi di spiccare il volo. Decollare e poi volare è' un momento fondamentale nell'esistenza di un volatile e merita concentrazione e riflessione. E se è vero ciò che recita la quarta di copertina, ovvero che vivere è un po' come volare. Non è automatico: bisogna imparare a farlo, il senso di questo libretto appare subito chiaro.
Ventidue le massime che fanno di questo librino una sorta di vademecum del giovane pronto al decollo.
Ventidue aforismi, verità dette in poche parole o, se preferite, concentrati di filosofia, che mettono a fuoco quelle due o tre cose che è sempre bene tenere a mente mentre si vive.
Nonostante la tenerezza del contesto: un batuffolo di piume appoggiato su due esili quanto lunghe zampe, il libro non è da piccoli. Si rivolge a tutti quei 'pulcini' che, a partire dai 12 o 13 anni, fanno le loro prove di volo, ovvero si confrontano per la prima volta con il mondo in prima persona. Ed è per questo che l'autrice finlandese, Pirkko Vainio suggerisce nella ventesima pillola filosofica che
Chiedere aiuto ad altri a volte non serve: è meglio contare solo sulle nostre capacità.
Due sono i grandi meriti che vanno riconosciuti a colei che questo libro lo ha pensato, scritto e illustrato. Il primo: Un'ironia poetica, sottile e raffinata che ad ogni pagina si stabilisce tra il contenuto del testo e l'illustrazione che lo affianca. Il secondo: non negare da parte di chi scrive il proprio ruolo di adulto, ovvero di educatore affettuoso, ma nello stesso tempo 'sanamente' distante, secondo una concezione della relazione genitori-figli o adulti-bambini tutta nordeuropea.
Cerco di spiegarmi meglio: la voce interna di questo libro è quella di un adulto che guarda con un giusto equilibrio tra i coinvolgimenti e i distacchi emotivi, i primi passi in autonomia di chi sta per spiccare il volo. Per questa ragione il titolo originale Voor wie wil vliegen, qualcosa che potrebbe essere tradotto più o meno con Per chi vuole volare, mi pare sia stato tradotto con un assertivo Lezioni di volo, come a voler sottolineare che un adulto consapevolmente e responsabilmente può dirti come si fa, ma nulla di più. Per volare bisogna essere soli.
Nota a margine: questo libro è già alla sua terza edizione in Italia. Si potrebbe dedurre che sempre più genitori pensino, in sintonia con questo libro, che i figli abbiano proprie ali per volare e debbano usarle? Speriamo.
Carla
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