LA LUCE DENTRO
LA VOCE DEI COLORI, Jimmy Liao
LA VOCE DEI COLORI, Jimmy Liao
Edizioni Gruppo Abele, 2011
ILLUSTRATI PER PICCOLI, MEDI e GRANDI (dai 5 anni)
"Mi auguro che un giorno un amico reciti per me
una poesia accanto alla finestra al tramonto."
E se vicino alla finestra al tramonto quel mio amico volesse anche sfogliare e leggere questo libro per me e volesse raccontami le immagini, la poesia continuerebbe a girare nell'aria...
Una lunga passeggiata in solitario di una ragazzina attraverso due mondi tra loro comunicanti: il mondo di sopra, aperto, in cui percezioni e sensazioni si susseguono e stimolano desideri, ricordi, fantasie e scenari immaginari e il mondo di sotto, in profondità, artificiale, chiuso e perennemente attraversato da un treno metropolitano.
La ragazzina, con il suo esile bastoncino bianco che sempre la precede, il suo zaino rosso e i suoi occhiali rotondi e blu, è una bambina che sta perdendo la vista. Inizia il suo viaggio verso la cecità entrando, alle sei e cinque di un piovoso giorno di autunno, in un tunnel di una stazione della metropolitana, una metafora che ci aiuta a immaginare cosa significhi la perdita della luce. Eppure in quel tunnel, dopo due rampe in discesa, avvolte nel grigio e nell'ombra da cui escono grandi occhi di rapace, il buio non arriva mai: anzi arrivati al piano dei binari si scatena un vero concerto di forme e colori. Treni affollati di persone, o di personaggi usciti dall'immaginario, o da forme create dalla fantasia sono lo strumento, lo stimolo per questa ragazzina a immaginare, costruire e attraversare mondi di volta in volta diversi, ma assolutamente unici e personalissimi: un labirinto arboreo attraversato da lepri giganti, laghi nebbiosi navigabili sul dorso di un cigno, una corte deserta sui cui si aprono ventidue porte rosse. Dietro una di queste, quella indicata dall'ombra della torre, c'è la stanza dei ricordi di infanzia che, aperta, rivela un vecchio giocattolo perduto dalla bambina, rimpicciolitasi per l'occasione come una novella Alice nel paese delle meraviglie.
Ecco: un paese, una terra, un mondo delle meraviglie è quello raccontato in questo bel libro così particolare. E questo mondo delle meraviglie è il mondo immaginato da chi, nella propria disabilità ha saputo trovare una nuova dimensione, generata da percezioni, odori, ricordi, fantasie, parole che -proprio perché in assenza di luce cercano luminosità altrove - ne 'colorano' ogni momento, cogliendone la poesia più profonda.
Il mondo immaginario che la mente di questa ragazza crea trova un suo corrispettivo nel breve testo, anch'sso con un forte valore poetico (il libro lo dichiara subito, visto che è dedicato ai poeti) che accompagna la fantasmagoria di queste tavole: continuare a perdersi nella città, ha come immagine quella di una città costruita come un'eco di un famoso quadro di Escher; emozionarsi per tutte le forme che le nuvole possono assumere, è rappresentato con un bagno di sole della ragazza sdraiata in costume sulla schiena emersa di una balena che nuota tranquilla.
Raccontare questo libro a parole è inevitabilmente riduttivo e, mi rendo conto, ne svilisce la grande potenza. Questo, a ulteriore riprova del fatto che poche parole, molti colori, forme e immagini così evocative fanno di questo racconto un libro di grande senso e qualità.
Carla
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