POCO PRIMA DELLA NOTTE, Roberto Piumini
Einaudi Ragazzi, 2011
NARRATIVA PER PICCOLI E MEDI (dai 5 anni)
"Un uomo aveva un ombrello, vecchio ma robusto, e gli era affezionato. Quando non pioveva sedeva su una pachina, e quasi senza accorgersene accarezzava il manico dell'ombrello, che era contento delle carezze, e se non faceva le fusa era perché era un ombrello, non un gatto" (p. 95).
Ora capitò che quello stesso omino con quello stesso ombrello partisse per un viaggio in mare. Dal ponte della nave, sempre appoggiato al suo ombrello, spesso si fermava a guardare i delfini e le nuvole. Un gran colpo di vento, però, lo fece cadere in mare e fu proprio allora che l'ombrello rivelò tutta la sua utilità: divenne barchetta (d'altronde se ripara dall'acqua che viene da sopra, riparerà anche dall'acqua che viene da sotto...), quindi, approdati su un'isola, fu confortevole riparo, insostituibile canna da pesca, capiente cisterna per l'acqua piovana da bere. Ma, come tutte le cose, anche il prezioso ombrello ebbe una fine e così dopo qualche anno si ruppe. L'omino, grato, lo seppellì come avrebbe fatto con un amico fedele. Passarono i mesi e, dal mucchietto di terra che nascondeva il povero parapioggia defunto, lentamente cominciò a spuntare qualcosa: un puntale, un puntale di ...
Questa storiellina è la mia preferita tra le 34 che compongono Poco prima della notte, libro pensato per brevi letture serali, in vista del sonno.
Quella a cui lo stesso Piumini è più affezionato invece è La zucca nel lago, perché è la prima storia che ha scritto, ormai 35 anni orsono, e che fino ad oggi era rimasta nel cassetto e che ora dedica al nipote Pietro 'nato da poco'.
Ascoltando la lettura di queste storie un tantino surreali, Pietro e tutti gli altri bambini scopriranno che la cascata fra i monti Roraima in Venezuela non nasce da un torrente ma da una gara di 'pipì più lontana', scopriranno anche che la prima ciotola l'ha ideata Urgaman, un uomo antico che avendo una gran sete cosa fece? lo vedrete...e come se non bastasse verranno a sapere che tanto tempo fa le ombre erano un popolo misterioso, segreto e pacifico e che, durante il giorno, se ne stavano nascoste per uscir alla chetichella solo di notte, quando nessuno le vedeva. Oppure avranno modo di scoprire finalmente perché le gazze sono 'ladre'.
Queste piccole storie che si esauriscono i cinque o sei minuti di lettura, non sono uscite dalla penna del miglior Piumini (siamo ben lontani dai vertici che ha toccato in molti suoi altri libri di brevi racconti, primo fra tutti Il Portatore di baci, Nuove Edizioni Romane 1992, 2006), tuttavia alcuni spunti di avvio si rivelano divertenti e accattivanti e la scrittura è , come di consueto, felice e scorrevole. Personalmente, mi sarebbe piaciuto leggere più racconti in versi (dove Piumini dà spesso il meglio di sé): solo La Sete di Urgaman e I tre desideri mi hanno lasciato inappagata.
Poco prima della notte, come pure l'altro titolo uscito contemporaneamente per la recente collana Storie Storie (Carmela Torelli, Vite da favola-Storie vere di sovrani e condottieri), è un libro di buon artigianato (la definizione che mi pare azzeccata, non è mia ma di una sapiente libraia). E' un libro che difficilmente diventerà un caso letterario, non ha nulla che lo renda speciale o originale (persino il titolo o il disegno di copertina dichiarano già tutto), non ha illustrazioni che lascino un segno indelebile (piuttosto sacrificate nella pagina), ma nonostante tutto fa bene il suo lavoro: solletica l'immaginazione di un bambino proprio un momento prima di addormentarsi.
Carla
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