martedì 28 agosto 2012

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)



LA TARTARUGA DEL TEMPO



E' un libro uscito da diversi mesi quello che vi propongo oggi: si tratta de La Dogana Volante di François Place.
E' un gran bel romanzo, ma non per questo di facile lettura. Racconta di Gwen, ragazzino bretone, aiutante di Braz, il conciaossa, una sorta di pranoterapeuta o un guaritore, all'inizio della prima guerra mondiale. Alla morte del suo maestro e protettore, Gwen viene emarginato dalla comunità i cui vive, derubato dei suoi pochi averi fino alla comparsa, in una notte senza luna, del carro dell'Ankou, il messaggero della morte. Il suo viaggio non lo porterà negli inferi, però, ma ad affrontare uno spiazzante viaggio nel tempo e nello spazio, così come, nel libro, le tartarughe sono capaci di risalire il flusso della clessidra: Gwen si ritroverà nelle Fiandre del 1600, ma forse non proprio quelle Fiandre che conosciamo dalla storia. Si tratta del territorio delle Dodici Province, controllato dalla Dogana Volante, un corpo militare che tiene d'occhio tutto il territorio, chiedendo tasse esorbitanti a contadini e pescatori. Sarà un appartenente a questo corpo militare, il cordiale (all'apparenza) Jorn ad accogliere lo smarrito, il ragazzino venuto dal nulla, come molti altri, e dotato di un potere speciale. Perché Gwen scoprirà di avere ereditato il potere di Braz, le sue capacità diagnostiche e curative. Saranno numerose e complicate le vicissitudini che si frapporranno fra il giovane protagonista e il suo ritorno a casa e al suo tempo, alla fine del romanzo. Come si capisce, c'è una forte componente fantastica in questo romanzo, che non impedisce a François Place di descrivere con accuratezza la vita di cinque secoli fa. Ma niente che abbia a che fare col fantasy, niente maghi e draghi, anche se non mancano gli animali fantastici. E' assai vicino al romanzo storico, denso di riferimenti alle arti e alle scienze del tempo. Il viaggio di Gwen può essere interpretato come uno straordinario viaggio nel tempo, o in un mondo parallelo, così come potrebbe essere un sogno o un delirio derivato dall'essere stato vicino alla morte. Ciò che più conta è che è scritto veramente bene, senza sciatterie di sorta: non c'è personaggio che non sia descritto a tutto tondo, compreso il curioso pibillo fischiatore, uccello vaticinatore che accompagna il protagonista nelle sue vicissitudini nell'altro mondo. Accurate le descrizioni, solida la ricostruzione storica, impeccabile lo stile narrativo.
Detto questo c'è un limite, ed è la sua 'appetibilità' per i palati dei nostri giovani lettori, poco avvezzi a farsi portare per mano dall'autore, per quanto sapiente, in territori sconosciuti, in cui i riferimenti alla vita di oggi sono assai pochi. L'essere fuori e lontano da qualsiasi genere lo rende difficile da catalogare e, come è accaduto al Vango di Timothee de Fombelle, la trasversalità ai generi ha provocato molte resistenze. In genere i romanzi storici non raccolgono il favore dei giovani lettori e l'essere per di più al di fuori di una normale classificazione rende i ragazzi ancor più diffidenti.



D'altra parte, l'essere al di fuori o al di là dei generi è una costante di François Place, che con La Figlia delle battaglie e con Gli ultimi Giganti aveva proposto delle storie illustrate (e illustrate con grande maestria) rivolte ai 'grandi', cioè ragazzini di almeno dieci anni. Per noi, in Italia, quella delle storie illustrate per grandi, è ancora una frontiera tutta da scoprire, ma, ovviamente, per questa diffidenza le vendite non brillano.



Resta il fatto che François Place è uno degli autori francesi più interessanti, forse proprio per questa trasversalità, per le doti indiscutibili di narratore e di illustratore e per l'originalità delle storie che racconta.

Eleonora

La Dogana Volante”, F. Place, Rizzoli 2012
Vango”, T. De Fombelle, Edizioni San Paolo 2011
La Figlia delle Battaglie”, F. Place, L'Ippocampo editore 2008
Gli Ultimi Giganti”, F. Place, L'Ippocampo editore 2009



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