Dedicato a una maestra, a tutte le maestre, in occasione del primo giorno di scuola
COMINCIARE LEGGENDO
La mia amica più antica che fa di
mestiere la maestra, la brava maestra, si chiama Luisa.
Fino allo scorso anno insegnava
matematica e scienze, ma quest'anno con l'agognato trasferimento, si
è trasformata in una maestra di italiano. Nonostante lei ben sappia
che mestiere faccio, finora non mi aveva mai chiesto un consiglio su
libri per bambini. Ma quest'anno è andata in modo diverso. Mi ha
chiamato ad agosto e mi ha detto che avrebbe voluto cominciare l'anno
scolastico con i suoi bambini nuovi nuovi, leggendo loro un libro.
Buona idea, cominciare leggendo.
E a seguire, è finalmente arrivata la
domanda: Che cosa mi consigli?
La mia risposta è stata fulminea.
Che cos'è un bambino? di
Beatrice Alemagna.
È un libro perfetto. L'infanzia, il mondo dei grandi e la sua alterità, raccontati con
pochi tratti essenziali.
Un grande albo che alterna brevi frasi
a grandi e un po' storti faccioni di bambini sognanti, arrabbiati,
tristi, piccoli, allegri, con occhiali o senza...
Un libro che racconta l'infanzia nelle
sue mille facce diverse, così come ci appaiono sistemate in
copertina, ordinate su tre 'scaffali' sovrapposti, vero e proprio
campionario emotivo al quale attingere ogni mattina.
Un libro che ha una domanda per titolo,
e che domanda!, porta in sé il germoglio di altri ulteriori quesiti.
In ogni sua frase Che cos'è un bambino? è in grado di
spalancare un universo di potenziali pensieri, domande, risposte.
Un libro che genera mille altre storie,
tutte diverse, tutte personali.
Ogni volta che l'ho letto con i
bambini, grandi o piccoli che fossero, ciò che ne è nata dopo è
stata una emozionante discussione in cui ciascuno ha potuto dire un
pezzo di sé, anche i più timidi sono riusciti a trovare il modo di
raccontarsi.
E ogni volta che a quegli stessi
bambini ho fatto la domanda che il libro sbandiera in prima pagina, che cos'è un bambino?, loro mi hanno risposto grossomodo quello che
Beatrice Alemagna scrive sulla prima pagina: Un bambino è una persona
piccola. È piccolo solo per un po'. Poi diventa grande.
E brava l'Alemagna!
E ogni volta che mi ricapita resto
basita, come la prima volta.
A tal punto amo questo libro, che ogni
sera chiudo la tenda della finestra della camera dove dormo,
una tenda fatta di un vecchio lenzuolo un po' lacero, e appare a
letterone viola la seguente scritta: Un bambino ha piccole mani,
piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole.
Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi ,
fanno loro spalancare la bocca e dire: «Ah!»
È sano
addormentarsi pensando che è vero. E che forse, domani, se ho
fortuna, dirò anch'io il mio «Ah!»
Dedico
questo post a tutte quelle brave maestre che cominceranno un nuovo
anno, leggendo.
Carla
Beatrice Alemagna, Che cos'è un bambino?, Topipittori 2008
La tenda della mia camera è un affettuoso regalo di Giovanna Zoboli e Paolo Canton e le lettere viola sono state dipinte da Francesca Bazzurro.
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