AD OCCHI SPALANCATI
NARRATIVA ILLUSTRATA PER MEDI (dai 7 anni)
L'ETÀ D'ORO, Spider
Orecchio acerbo, 2012
"Impolverata e graffiata la
bambina se ne stava, dritta, sul sentiero polveroso, davanti a un
coniglio. Diceva: 'Beh, cosa ha da guardare, vecchio lupo? Non ha mai
visto una bambina? Non sia insolente, perché
non-ha-idea-di-chi-sta-stuzzicando. Non ne ha idea! Non la può
avere! Sì, certo lei ha visto molte bambine, vero? Sono così
sciocchine, con i loro urletti, i loro strilli! Si diverte a
spaventarle, eh? Nel buio, nel bosco! Il grande lupo cattivo, eh? Ma
di sicuro non ne ha mai visto una così! Ah, ah, ah!!!'."
Un tipetto niente
male, questa ragazzina, dovette pensare il coniglio che era di
premura. Una bambina che sogna di parlar così a un lupo, che dorme
la notte sugli alberi, che sputa per terra, che sa accendere un fuoco
sotto la pioggia e rammendarsi i vestiti con aghi di osso e filo di
ragno non la si incontra tutti i giorni. E che cosa farebbe una
ragazzina di tal fatta se, una mattina al risveglio tra i rami di un
albero, vedesse davanti a sé una bella motocicletta rossa?
Ovvio: ci
parlerebbe un po', poi ci salirebbe su e ci diventerebbe amica!
Insieme faranno grandi cose: correranno a fari spenti tra gli alberi,
guaderanno i torrenti e saliranno in cima alle montagne per guardar
giù, ma soprattutto per guardar su, le nuvole. Attraverseranno
grotte e sbucheranno in un dove che è al di là, dove l'erba mossa
dal vento pare un mare e dove l'odore dei fiori ti fa girar la testa.
Saranno mai più
felici di così? La loro è una vita davvero meravigliosa e il paese
dell'eterna primavera è lì davanti a loro.
Tra i sette
racconti 'selvatici' che Spider ha scritto, questo è il mio
preferito. Forse perché quando ero bambinetta sognavo di guidare una
moto (e adesso da vecchietta ci sono finalmente riuscita). Ma è il
mio preferito anche perché è quello che perfettamente racconta
l'età d'oro. Quel tempo mitico di perpetua ed immensa felicità, che
la letteratura classica ha descritto come tempo di pace in cui
giustizia, lealtà e rettitudine regnano sovrane. Tempo di libertà
dalle fatiche, di prosperità della terra e di uguaglianze tra gli
uomini.
Un magnifico tempo
in cui le mele sul melo si ribellano al loro contadino rapace, oppure
le pallottole, in un estremo atto di eroismo, salvano dalla morte il
popolo degli scoiattoli, oppure un becchino è in grado di
risvegliare i morti dall'aldilà, salvo poi circondarsi di fantasmi.
L'età d'oro è
anche quella che vede un vecchietto malato di solitudine fare le
valigie verso una vacanza senza fine, accompagnato dai suoi amici
insetti oppure la musica di Bach suonata da una ragazzina salvare
dalla depressione, affogata nello zucchero, di un insetto che voleva
a tutti costi essere un artista.
L'età d'oro è un
tempo mitico dove tutto il bello può accadere, ma l'età d'oro è
anche l'infanzia. Quell'infanzia fatta di immaginazione, dove tutto
può essere possibile. Quell'nfanzia che i due occhi spalancati che
ti guardano curiosi, allegri, stupiti e pieni di sogni, così
ritratti in copertina al meglio sanno descrivere.
La cifra
dell'immaginario di Spider si trova in quel dente mancante, in quella
treccina sfuggita dalla cornice. Lui è così: imprevedibile,
dissonante, fuori dagli schemi. E i suoi albi illustrati ne sono
stati sempre conferma. Ma ora c'è di più: il suo racconto per
immagini si arricchisce nei testi che, in una matura fusione con
l'illustrazione, a sua volta molto diversa di racconto in racconto,
aprono nuove letture del mondo, secondo prospettive ancora e sempre
inaspettate, ma in qualche modo anche paradigmatiche a tal punto da
sembrare mitiche.
Bellissimo da
leggere con i bambini che, sono certa, contagiati dalla faccetta in
copertina, al sentire questi racconti non potranno non spalancare i
loro grandi occhi, stupirsi e ridere...
Carla
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