I REGALI DI LULÙ, Freya
Blackwood
LO Officina Libraria, 2012
LO Officina Libraria, 2012
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"A Lulù piace molto fare
regali.
A volte i suoi regali non sono della misura giusta, non vanno bene, hanno un sapore strano, o non sono per nulla adatti.
A volte i suoi regali non sono della misura giusta, non vanno bene, hanno un sapore strano, o non sono per nulla adatti.
Ma altre volte i suoi regali sono
proprio azzeccati,..."
Lulù è una bambina proprio carina, con le guance rubizze. A vederla si potrebbe dire che abbia più o meno quattro anni. Sta prendendo dimestichezza con la difficile arte del regalo.
Lulù è una bambina proprio carina, con le guance rubizze. A vederla si potrebbe dire che abbia più o meno quattro anni. Sta prendendo dimestichezza con la difficile arte del regalo.
In giro per casa
trova oggetti in apparenza senza padrone, lì abbandonati. Una
scarpa, un paio di occhiali, una tazza di latte.
Irresisitibile per
lei il richiamo ad essere generosa e a trasformarlo in dono.
Ma scegliere il
regalo giusto richiede esperienza e buona conoscenza dell'altro,
ovvero del destinatario. Regalare una scarpa a una lumaca, o gli
occhiali al cane oppure offrire alla gallina un po' di latte non
sortisce grande effetto e grande soddisfazione: tutti la guardano
perplessi e lei stessa, a ben vedere, è piuttosto interdetta.
Meglio lasciar perdere lumache, cani, gatti e galline e provare a trovare i giusti destinatari di quei bei 'regali'. Dare gli occhiali alla nonna, la scarpa al papà e la tazza di latte alla mamma sortirà invece gioia in chi lo riceve e soddisfazione in chi lo dona.
Torna Freya Blackwood con un nuovo bell'albo (qui e qui ne abbiamo già parlato). E come in ogni albo illustrato ben fatto anche in questo testo e immagini si compenetrano a perfezione e, raccontando con linguaggi diversi la stessa storia vista da punti di vista diversi, offrono ad una trama sottile un respiro ben più ampio.
Le immagini ci raccontano Lulù alle prese con vari oggetti trovati sul suo cammino e il successivo desiderio di trovargli un nuovo proprietario. Distratti testimoni di questo primo giro di regali sono i membri della famiglia di Lulù, mamma, papà, nonna, sorella più grande e fratellino bebè. Tutti loro, sempre messi sullo sfondo del disegno, sembrano essere esornativi rispetto alla storia 'in primo piano' di Lulù che fa regali qua e là. A ben guardare, ad una seconda lettura più attenta, tutti loro sono interdetti, perché stanno cercando qualcosa di improvvisamente e inspiegabilmente scomparso...
Meglio lasciar perdere lumache, cani, gatti e galline e provare a trovare i giusti destinatari di quei bei 'regali'. Dare gli occhiali alla nonna, la scarpa al papà e la tazza di latte alla mamma sortirà invece gioia in chi lo riceve e soddisfazione in chi lo dona.
Torna Freya Blackwood con un nuovo bell'albo (qui e qui ne abbiamo già parlato). E come in ogni albo illustrato ben fatto anche in questo testo e immagini si compenetrano a perfezione e, raccontando con linguaggi diversi la stessa storia vista da punti di vista diversi, offrono ad una trama sottile un respiro ben più ampio.
Le immagini ci raccontano Lulù alle prese con vari oggetti trovati sul suo cammino e il successivo desiderio di trovargli un nuovo proprietario. Distratti testimoni di questo primo giro di regali sono i membri della famiglia di Lulù, mamma, papà, nonna, sorella più grande e fratellino bebè. Tutti loro, sempre messi sullo sfondo del disegno, sembrano essere esornativi rispetto alla storia 'in primo piano' di Lulù che fa regali qua e là. A ben guardare, ad una seconda lettura più attenta, tutti loro sono interdetti, perché stanno cercando qualcosa di improvvisamente e inspiegabilmente scomparso...
Nella doppia pagina
centrale, l'unica senza parole, spetta al disegno dare la svolta: da
un lato riuniti tutti i membri della famiglia e, dall'altro, Lulù
tra gatto, gallina, vitellino, lumaca e cane che tentano di liberarsi
del regalo inadatto.
Lulù e anche il piccolo lettore che la segue capiscono. E allora i regali trovano finalmente il loro giusto destinatario, con soddisfazione e sorrisi da entrambe la parti.
Lulù e anche il piccolo lettore che la segue capiscono. E allora i regali trovano finalmente il loro giusto destinatario, con soddisfazione e sorrisi da entrambe la parti.
Ma... C'è un ma, perché in un colpo di teatro finale di Freya Blackwood nelle ultime due tavole le cose vanno un po' diversamente.
La difficile arte
del regalo prevede, oltre alla capacità di sapere scegliere il
regalo giusto per la persona giusta, anche e soprattutto, lo slancio
a voler regalare, ad essere generosi e talvolta capaci di saper
rinunciare a qualcosa di proprio per la felicità di un altro.
A quel che so, si può nascere generosi, ed è una fortuna. Diventarlo col tempo, invece, è tutta un'altra cosa...
Carla
Noterella al margine. Grande cura nella traduzione di Paola Gallerani che nella scelta di vocaboli allude con puntualità anche al tipo di oggetto cui fa riferimento, giocando sulle sfumature che la lingua italiana offre.
A quel che so, si può nascere generosi, ed è una fortuna. Diventarlo col tempo, invece, è tutta un'altra cosa...
Carla
Noterella al margine. Grande cura nella traduzione di Paola Gallerani che nella scelta di vocaboli allude con puntualità anche al tipo di oggetto cui fa riferimento, giocando sulle sfumature che la lingua italiana offre.
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