CASE DI COSE A CASO
CASE, Chiara di Palma, Ana Aranda,
Aurora Cacciapuoti, Beatriz Martin, Giuseppe Vitale
Il gioco di leggere edizioni, 2012
ILLUSTRATO PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Il sorriso è la casa di
trentadue denti...
La vetrina è la casa di una
maglietta...
Le righe sono la casa di un
pensiero...
Il bidone è la casa di un
rifiuto..."
Un libretto piccolo e quadrato che
parla di case.
Ruota intorno al concetto di casa come
'luogo ultimo' e accogliente che noi ci scegliamo. Piccolo o grande,
ricco o spoglio, poco importa.
In una riflessione che anticipa il
libro vero e proprio è la stessa autrice dei testi, Chiara Di Palma,
a raccontarci la sua idea di casa.
Seppure non dimostrando un gran talento
nello scrivere, tuttavia ci pare che, lasciata da parte certa
retorica sul concetto di casa dei sogni e condivisione di case,
l'idea di fondo del libro è, comunque, divertente e utilizzabile in
un discorso più ampio con i bambini.
Se condividiamo il concetto di partenza
secondo cui per ogni cosa si può trovare una casa, il gioco coi si
moltiplica e diventa infinito.
Per ogni oggetto, o persona, frutto o
animale preso in questione c'è una rima d'occasione. Tuttavia, anche
di queste ne salverei soltanto una parte: talvolta infatti il senso
della frase mi pare un po' forzato nel suo essere vincolato dalla
rima.
Cerco di spiegarmi: il nonno è la
casa di un ricordo... la trovo una bella e suggestiva immagine,
meno riuscita è la seconda parte del verso in cui si dice: fallo
parlare se è diventato sordo.
Trovo condivisibile e di questi tempi
anche coraggiosa la scelta dell'editore di chiamare quattro
illustratori esordienti, il cui talento è stato messo in luce da
Monica Monachesi della Scuola Internazionale di Illustrazione di
Sàrmede e per questo libro direttrice atristica, pur tuttavia anche
qui non salverei tutti.
Tra i quattro massimamente preferisco
Beatriz Martin Terceño che
trovo più poetica e più innovativa dei suoi compagni e compagne
d'avventura.
Carla
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