IL SOGNO NEL CASSETTO
AL LAVORO! Anselmo Roveda, Sara Ninfali
Coccole e caccole, 2012
DEDICATO AD ALE CHE È A UNA SETTIMANA
DALLA FINE DEL CONTRATTO...
ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)
"Ci sono voluti tanti anni e
tante persone per vietare il lavoro dei bambini, per far sì che le
donne avessero le stesse opportunità degli uomini, per dare una
pensione a chi ha finito la carriera, per dare un sostegno a chi un
lavoro non ce l'ha, per tutelarci dalle ingiustizie, per poter fare
sciopero."
Come si spiega a un
bambino il senso e il valore del lavoro? Del proprio lavoro e del
lavoro degli altri. E come si può fare per spiegargli oggi il lavoro
spesso si riempie di incertezza e di preoccupazione?
Chiedergli che cosa
farai da grande, accende in lui mille dubbi e mille perplessità.
Farò un lavoro (e
questa oggi non è più una certezza così scontata).
Quale? Andrò
altrove a lavorare? Siamo in fondo un popolo di migranti anche se
spesso ce lo dimentichiamo...oppure farò un lavoro con la mia
creatività: sarò un artigiano o un artista?
O farò un lavoro
pieno di avventura che mi porta sulla luna, o anche un po' prima e
guiderò 'solo' un elicottero?
O forse troverò un
impiego più tranquillo che ogni sera mi fa tornare a casa.
Mi piacerebbe forse
rendermi utile e fare un lavoro che serva a molti, magari farò il
maestro o il pompiere. O forse starò tutto il giorno all'aria
aperta: e farò il contadino o il muratore?
Nessuno lo può
sapere, adesso. L'unica cosa che ci si può augurare per lui è che trovi un lavoro (bei tempi in cui si poteva scegliere...) e che gli
dia soddisfazione, gli permetta di investirci passione e impegno.
Il consiglio che
gli darei è di studiare, per imparare bene a farlo. Non importa se sui
banchi dell'università o in un'officina come apprendista. Gli direi
poi di metterci cura ed attenzione, intelligenza e fantasia. Non
sarà mai tempo perso.
Al lavoro! è un'opera prima. È, scusate il gioco di parole, un lavoro sul
lavoro. Nasce da un progetto che vede i neo laureati all'Isia di
Urbino cimentarsi con il loro primo 'sogno' nel cassetto. Anselmo
Roveda ha scritto il testo, con accenti inevitabilmente un po'
retorici come spesso accade per i libri a tema, e la brava Sara
Ninfali lo ha illustrato, con uno stile già piuttosto definito, anche se ancora un po' troppo didascalico. Insolito il formato.
Come tutti i
giovani illustratori, anche lei si cimenta e confronta con la
rilettura di immagini 'di repertorio' prese direttamente dal nostro
immaginario comune, siano esse foto o quadri famosi (il Quarto Stato
di Pellizza da Volpedo, sta avendo un suo personale revival
all'interno degli illustrati per bambini) o sequenze
cinematografiche. E come molti altri giovani illustratori anche lei
'gioca' con la commistione tra corpo umano e testa animale (penso a
Rea o alla Palmarucci, solo per citare i primi che mi vengono in
mente). La Ninfali popola le sue tavole di volatili di ogni tipo: un
repertorio ornitologico che attraversa il tempo, dall'Ottocento degli
emigrati al più recente allunaggio dell'equipaggio dell'Apollo 11.
Carla
Noterella
al margine: piacevole sorpresa in copertina, laddove il nome
dell'editore ha perso le tanto vituperate caccole che
però purtroppo, come un boomerang, si 'riappicicano', seppure con
maggiore discrezione, nella pagina dei crediti. Ahimé.
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