giovedì 6 dicembre 2012

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

 
 UN VIAGGIO INCANTATO


Eccolo Il segreto d’Orbae, l’ultimo atteso romanzo di François Place, premiato a Bologna quest’anno nella sezione fiction. E’ proposto in Italia dall’editore L’Ippocampo in una veste diversa rispetto a quella francese, che forse maggiormente sottolineava il senso di meraviglia che attraversa questo romanzo, nato per altro a seguito di un precedente lavoro di Place, l’Atlas des Geographes d’Orbae, di qualche anno fa. Dunque, prima i luoghi e poi la storia, anzi le storie: i due protagonisti, Cornelius e Ziyara, si muovono in due storie parallele (nell’edizione francese due libri distinti contenuti in un cofanetto insieme alle tavole).


 Cornelius incarna il prototipo dell’esploratore, attratto dalle terre incognite di cui sente parlare grazie al suo mestiere di mercante. Inizierà il suo viaggio verso le terre d’Orbae, proprio per cercare il luogo da cui proviene una stoffa pregiatissima, la tela da nuvola. Il suo peregrinare è più volte interrotto da deviazioni e incidenti di varia natura che lo mettono in contatto con terre e popoli diversissimi, usanze e credenze le più singolari e, ovviamente, il mistero della cartografia e del luogo da cui proviene la tela. In questo tortuoso percorso conosce Ziyara, un’esule del mare che col mare ha un legame strettissimo. Anche lei, in fondo, un’esploratrice e una cartografa delle coste, dei fondali, degli approdi. Nasce un grande amore, che viene messo a dura prova dall’ultimo viaggio di Cornelius, verso l’oceano delle erbe e la montagna azzurra, il luogo mitico della tela da nuvola. 

Per riportare alla vita il compagno disperso, Ziyara cambierà la Carta-Madre, la grande mappa che raccoglie le informazioni raccolte nelle carte stilate dagli esploratori di ogni paese. Lo potrà fare perché quella mappa non rappresenta solo la realtà raccontata, ma la crea. In questo modo Cornelius si troverà sul percorso di una carovana e potrà riabbracciare l’amata. Solo alla fine del racconto di Ziyara scopriamo come ha potuto salvarlo e come il loro amore si coronerà in un atollo lontano da tutte le peripezie.


Due registri, dunque: l’amore per il viaggio e la scoperta, l’invenzione continua di creature e luoghi fantastici ma simili a quelli descritti, per esempio da Marco Polo o da altri viaggiatori a noi noti. L’accuratezza nella ricostruzione dell’impossibile, di mitologie fantastiche eppure comprensibili, di animali, persone e luoghi descritti dalle meravigliose tavole realizzate dall’autore, con un’attenzione al dettaglio veramente sorprendente. Nello stesso tempo, una storia d’amore ben più profonda di quanto non possa sembrare all’inizio, con un personaggio femminile di particolare spessore: non solo la donna coraggiosa che guida il suo equipaggio navigando per i sette mari, non solo l’innamorata che sceglie di seguire almeno in parte le peregrinazioni dell’amato, comprendendone l’ansia di conoscenza. Ma la donna intelligente e capace di sfidare le leggi, mettendo mano a qualcosa di sacro per salvare il suo Cornelius.
In questo libro di Place ricorrono i nostri miti fondanti, a cominciare da Ulisse, e anche la memoria di tanto sapere accumulato da mille viaggiatori della storia che hanno sfidato luoghi inaccessibili e popolazioni ostili per arrivare là dove sorge il Nilo, o al di là del mare. Viaggiatori, non conquistatori, redattori di erbari e bestiari fantastici. Niente è veramente come sembra e le verità sono nascoste e spesso tenute segrete, così come lo è la carta che, nel libro, rappresenta i viaggi raccontati, nascosta dalla sovra copertina. Un invito a guardare oltre ciò che è considerato ragionevole.
Lo stile scorrevole rende facile questo viaggio nei mondi incantati, anche se la complessità della trama e i riferimenti sono tali da richiedere un giovane lettore già collaudato.

Eleonora


“Il segreto d’Orbae”, F. Place, L’Ippocampo junior 2012


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