AL TIMIDO LETTORE
STORIE DIVERTENTI DI ANIMALI INTELLIGENTI,
Gionata Bernasconi, Enrico Scheri
Einaudi Ragazzi, 2012
NARRATIVA PER MEDI
(dai 7 anni)
"Ma guarda come è diventato
bello grasso il nostro Marcel, - constatò il contadino, ficcando la
bilancia sotto il porcello. Marcel fece un grande sorriso perché lo
reputava un bel complimento. Come sempre si sedette sulla bilancia
che, questa volta, andò in mille pezzi schizzando lancette e bulloni
dappertutto. Bene, bene, bene, - sorrise il contadino - è giunta
l'ora!
Di comprare una nuova bilancia? -
chiese il maiale.
No, di comprare una nuova padella! -
disse il contadino."
E così per Marcel,
maiale di Bordeaux, seppure in extremis consapevole del proprio amaro
destino, comincia una disperata fuga dal coltello del contadino, che
lo vuol portare in tavola per Natale. Non sono molti i posti in cui
nascondersi: nel pollaio dei tacchini, travestito da tacchino? Se non
fosse che un 'tacchino' così abbondante fa decidere il contadino per
un menu diverso: tacchino con ripieno di castagne. Nel pollaio delle
oche? Oca bollita con patate. Nello stagno delle anatre? Anatra
arrosto. E allora Marcel 'diventa' per disperazione capretto,
piccione e addirittura gallo. Ogni volta che si crede al sicuro, il
contadino lo scova e cambia menu. E tutto ricomincia daccapo.
Alla fine, stremato
e soprattutto molto smagrito, il povero Marcel prende una decisione
storica: che vita è questa, tanto vale andare incontro al proprio
destino e mettersi, unto a puntino e con una mela in bocca,
direttamente nel frigorifero del contadino...
La bilancia di
Marcel è il racconto mio preferito di questo divertente libro che ne
raccoglie altri dieci e si conclude con un epilogo pieno di pulci.
Fatto di buone
idee, come per esempio quella di assimilare lucertola e lombrico ai
loro pericolosi 'genitori' più cresciutelli, anaconda e coccodrillo,
oppure di raccontare in chiave calcistica la perenne sfida tra
predatori della savana. Fatto di situazioni paradossali come quella
delle due pecore neozelandesi, Emy e Edwige, costrette a non dormire
mai per saltare di qua e di là in fuga dal lupo. Fatto con accenti
ecologisti come nel racconto delle scimmie brasiliane che si alleano
e combattono la deforestazione piuttosto che i piranha,
loro nemici storici. Fatto di note romantiche come nel racconto del
pappagallo che descrive il mondo conosciuto attraverso uno schermo
di televisore, ma non sa cosa sia la luna...Popolato da esilaranti animali
che mostrano tic e fobie molto 'umane' e penso all'orso ipocondriaco
che scappa da ogni pericoloso contagio, oppure il condor che, vittima
del pregiudizio e delle apparenze, vive la sua solitudine e la sua
emarginazione sulla Cordigliera delle Ande.
La
collana Storie Storie si conferma per quello che è: un contenitore
da cui attingere storie che non sono mai capolavori, ma frutto di buon artigianato, come abbiamo già detto. Le illustrazioni fanno la loro parte e sono piene di ironia. Sono libri che
con semplicità fanno il loro mestiere onestamente - meno male che ci
sono - e spesso tocca a loro portare alla lettura quei bambini 'timidi' che dei libri
hanno ancora un po' timore...
Carla
Noterella
al margine. Piccola sciatteria di autore o di revisore? Perché nel
racconto sugli animali terribili che abitano a casa del pasticciere
di Bruxelles, che fa tutto il tempo della narrazione torte e
pasticcini, nel titolo è chiamato panettiere? Chissà se il 'timido'
lettore se ne accorgerà? Attenzione, perché ai bambini non la si
fa!
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