venerdì 7 dicembre 2012

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

SOGNANDO HENRI CHE SOGNA PARIGI

HENRI VA A PARIGI, Leonore Klein, Saul Bass
Corraini, 2012



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

PARIGI È TANTA GENTE PARIGI È COLORE PARIGI È ACCOGLIENTE PARIGI È BUON PROFUMO PARIGI È SOLE PARIGI E PIOGGIA PARIGI È MERAVIGLIOSA PARIGI È PRIMAVERA PARIGI È ADORABILE PARIGI PARIGI È BELLISSIMA PARIGI È...
QUESTO È HENRI, HENRI STA LEGGENDO DI PARIGI.


Al piccolo Henri, che abita in una piccola città vicino a Parigi, piacerebbe molto andare a visitare Parigi. Lo avrete intuito. La sua casa è molto carina, i suoi genitori gli vogliono bene, ha tre buoni amici e un sogno nel cassetto: partire e andare a Parigi. Parigi è così diversa dalla sua città: ci sono migliaia di bus, migliaia di alberi, moltissime persone, tantissimi animali nello zoo e anche moltissime chiese. A Reboul, dove lui abita, c'è solo una chiesa, pochi alberi, uno scoiattolo e un solo bus. Henri non può resistere ancora, fa fagotto con pane e formaggio e una carota, ma non dimentica di mettere anche un foglio e una matita per poter fare i disegni di Parigi da far vedere ai suoi amici, al suo ritorno. Fermarsi per un sonnellino e usare la matita come freccia per non perdere la direzione verso Parigi, sempre dritto verso destra... segnano una vera e propria 'svolta' nel piano di Henri...e in fondo Parigi è un po' come Reboul.


Spesso dei libri si sente da lontano il rumore, in alcuni casi l'odore, e allora ci si mette in caccia. E così è capitato a me per questo libro uscito già qualche tempo fa, di cui avevo annusato la bontà, ma che non ero mai riuscita a vedere nelle mie mani. Ovvero, introvabile a Roma (Roma non è Parigi...) e introvabile anche a Bologna, dove ho sguinzagliato emissari di mia fiducia (era finito anche sugli scaffali della sempre fornitissima Giannino Stoppani). Tanto meno lo trovavo, tanto più cresceva in me il desiderio di averlo e tanto andavo fantasticandoci intorno.E poi, finalmente ieri, in fiera allo stand della Corraini sono riuscita a comprarne una copia. 


La caccia meritava tanta attesa. Un libro raffinato in ogni sua parte, dai disegni di Saul Bass (famoso grafico e filmmaker americano, della metà del secolo scorso) fatti nel 1962 ma per nulla invecchiati, anzi nel loro essere così 'grafici' di leggibilità immediata per i bambini. Le molte pagine che ripetono un pattern, come per esempio quello dell'autobus o quello della chiesa o quello dell'albero, o degli omini di Parigi, danno immediata la percezione del 'tanto' ma nello stesso momento la trasformano in un tessuto stampato. Rispetto agli omini tutti uguali che popolano la grande città, i pochi abitanti di Reboul sono invece disegnati con grande raffinatezza, solo con gli attributi del loro mestiere: il cappello da cuoco, da postino, da guidatore di bus e da signora un po' agée. E forse qui c'è anche una delle chiavi di lettura di questa storia fatta di continui confronti tra il 'piccolo' e il 'grande', tra 'tanti' e 'uno', tra 'distinto' e 'indistinto'.


Nella prospettiva visiva, bassa, ad altezza gambe, che sottolinea il tema che attraversa la storia, ovvero un 'cammino', tanta strada da fare per un bambino sognatore mi pare si possa cogliere un secondo tema importante: il viaggio di scoperta, il gusto di andare a vedere. Ma anche il gusto di tornare a casa (espresso magnificamente in quelle polacchine slacciate e vuote in quarta di copertina e nella specularità delle prime tavole e delle ultime, segno di un viaggio A/R che si rispetti). In questo senso il piccolo Henri e il piccolo Max di Sendak hanno tanto in comune, zuppa calda ad attenderli, compresa.
Ma su tutto trionfa il sogno. La molla che mette ogni cosa in movimento, anche le gambette corte del piccolo Henri (e modestamente le mie che tanto l'ho sognato).



Carla

Noterella al margine. Sarebbe mia intenzione segnalarvi un libro al giorno, scelto tra tutti quelli visti alla Fiera della piccola e media editoria, questo è il primo. Spero di riuscirci.

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