sabato 1 dicembre 2012


TUM TUM TUM

Era luglio abbondante, un gran caldo. Un dolore grande che si stava a fatica rimarginando, una nuova cagnetta tutta da scoprire e due amici a cena: Lulli e Fabio. Lulli, la cuciniera numero uno di questo blog, era appena tornata da Parigi dove era stata in vacanza con la sua sorella Maria (grande cuoca genovese esportatasi in Spagna). 


Da Parigi, a me che faccio quando posso biscotti, aveva portato uno scatolino contenente un librettino dal titolo Biscuits - Maison - e un timbro da biscotti in cui si leggeva qualcosa di simile a STIUCSIB NOSIAM che lasciava sugli impasti morbidi il proprio marchio: BISCUITS MAISON, appunto.
Tra i tanti lavori che da piccola sognavo di fare, c'era anche quello dell'impiegata dietro un immaginario sportello e così, quando mia madre me lo permetteva, timbravo qualunque pezzetto di carta mi capitasse a tiro. Tum Tum tum.
A cinquantatré anni suonati mi si offriva finalmente l'opportunità di timbrare, timbrare e ritimbrare. E per mia fortuna con un lavoro un tantino più creativo dell'impiegata...
Ho passato l'intero mese d'agosto a fare e timbrare biscotti e questo è uno dei risultati migliori

I BISCOTTI DELLE TRE FARINE

Ingredienti:
200 gr di burro
200 gr di farina 00
100 gr di farina di castagne
60 gr di fiocchi di avena o di farina d'avena
200 gr di zucchero
2 uova


Tagliate il burro a piccoli pezzi e mettetelo da parte. Intanto in una ciotola versate le due farine e i fiocchi. In una insalatiera sbattete con la frusta le uova con lo zucchero. Un poco alla volta versateci sopra le tre farine. Per ultimo aggiungete il burro e lavorate l'impasto con le mani finché non diviene morbido ed omogeneo. Se è ancora troppo umido e colloso aggiungete un altro po' di farina bianca. Avvolgete quindi la pasta con la pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per un'ora.
Scaldate il forno a 180°. 


Ricoprite la leccarda con la carta forno quindi stendete la pasta fino ad arrivare a 3 o 4 millimetri di spessore; quindi con un bicchiere tagliate tante rondelle. A questo punto interviene il bellissimo timbro. Ma per averlo dovete andare fino a Parigi (ne può valere la pena, è una bella cittadina da visitare...). Ammesso che ne abbiate un esemplare, mettetevi pazientemente a timbrare i biscotti. Delicatamente: timbrare è un'arte rara.


Disponeteli in bell'ordine sulla placca del forno e fate cuocere per 10 minuti. A fine cottura lasciateli raffreddare sulla carta forno e staccateli dopo almeno dieci minuti.
E poi, tum tum tum, si ricomincia.

Carla

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