mercoledì 20 marzo 2013

LA BORSETTA DELL SIRENA (libri per incantare)

SETE D'ACQUA E SETE DI RICCHEZZA

L'ACQUA E IL MISTERO DI MARIPURA, Chiara Carminati, Pia Valentinis
Fatatrac, 2013

ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni) 

"Quando si avvicinava il temporale, la gente di Maripura trasportava fuori casa bacili e bacinelle, tini, secchi e secchielli. Era una festa che durava solo qualche minuto ma regalava acqua a sufficienza per non far morire di sete gli uomini e le bestie."


Maripura è un villaggio secco e polveroso. Fino al giorno in cui è arrivato lì Yaku, lo spirito dell'acqua. Stanco -dopo un lungo viaggio che lo aveva portato ovunque, lui che comandava fiumi e sorgenti, piogge e rugiade, laghi e cascate- decide di fermarsi a Maripura e si costruisce un rifugio tra le rocce per riposare. Prima di addormentarsi, Yaku fa un patto con l'unica bambina che quella sera è ancora in giro: tra queste rocce io farò sogni d'acqua e nascerà una fonte ma nessuno dovrà disturbare il mio sonno notturno e i miei sogni, muovendo le acque della fonte, e in cambio il villaggio avrà acqua di sorgente fresca ogni mattina.
Chi avesse trasgredito al patto, avrebbe perso per sempre la cosa più preziosa che avesse toccato.
Da quel giorno Maripura ebbe acqua in abbondanza e poté offrirne anche ai villaggi vicini. Ma si sa, la sete di ricchezza spesso alberga nell'animo dell'uomo. Così Beliano decide di infrangere il patto e di raccogliere di nascosto acqua la notte per poterla rivendere al mattino dopo.
Notte dopo notte, riempita tutta la cisterna della sua cantina, la fonte si è seccata. Tutti ora sono costretti ad andare da lui per avere dell'acqua.
A caro prezzo. Maripura sta nuovamente morendo di sete ma per chi ha trasgredito è dietro l'angolo la 'dura e pesante' punizione.


Un libro che ha la sua origine nel 2006, sempre pubblicato da Fatatrac, ma con una veste grafica ben più modesta e con disegni diversi di Pia Valentinis.
Ora è un grande albo e un bello spettacolo teatrale. Il tema è di grande attualità e Chiara Carminati, nei testi, riesce a non cadere nella retorica, al contrario ci regala una serie di immagini bellissime, prima fra tutte l'acqua che sgorga dell'averla sognata. La Pia Valentinis alterna personaggi tratteggiati a china a fondi che ricordano tessuti di matrice etnica: il giallo e l'ocra per richiamare la sete, l'azzurro e il verde dominante laddove l'acqua è abbondante.
Se Maripura può essere un simbolo, gli abitanti del villaggio potremmo essere tutti noi: da un lato assetati perché qualcuno ci sta sottraendo l'acqua che è bene comune, dall'altro ingordi e dissipatori, perché disabituati ad averla razionata.

Carla

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