sabato 27 aprile 2013

IL DONO DI ZINKOFF

Mentre lui e la mamma tornano a casa, Zinkoff ha un'altra idea.- Preparerò un dolce speciale di benvenuto apposta per Andrew.
- Bravo – dice la mamma – Una torta?
- No, un megabiscotto.
La mamma non dice di no. I suoi genitori fanno il possibile per non dirgli di no, a meno che non sia assolutamente necessario. Perciò sua madre si limita a chiedere – Di che tipo?
Zinkoff non esita – Uno scrocchiadenti! - sono i suoi preferiti. I biscotti gli piacciono tutti, ma gli scrocchiadenti gli piacciono il doppio per via del nome. A volte il suo papà li chiama 'dentiscrocchi', e Donald ride per un'ora.
La sua idea è di preparare uno scrocchiadenti così grande che, Andrew, il nuovo vicino (arrabbiato perchè non voleva cambiare casa, nda), dovrà venire fuori dal suo nascondiglio per dargli un'occhiata.
E dato che per prepararlo ha occupato il tavolo di cucina, gli sembra logico farlo grande proprio quanto il tavolo. Ma la mamma gli fa notare che un biscotto così grande non entrerà mai in forno, si rassegna allora a prepararne uno che occupa l'intera teglia”.

Donald Zinkoff è il tenero e strambo protagonista di 'La schiappa' di Jerry Spinelli.
Gli scrocchiadenti sono bis-cotti con mandorle, diffusi in tutta l'Emilia Romagna (parenti stretti dei cantucci toscani) di cui esistono numerose rielaborazioni nella combinazione degli ingredienti e dosi.

Ingredienti
250 gr di farina
20 gr di burro
125 gr di zucchero
1 uovo
10 gr di lievito per dolci
75 gr di mandorle sgusciate con la pelle
75 gr di canditi (arancio e/o cedro)
un goccio di latte
sale


Lavorate il burro, portato a temperatura ambiente, con lo zucchero. Aggiungete la farina, il lievito setacciato, l'uovo intero, le mandorle intere, i canditi e un pizzico di sale. Mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo morbido ma non appiccicoso. Se, come probabile vi risulterà troppo duro, ammorbiditelo con un po' di latte.
Con la pasta realizzate di filoncini di 3 cm di diametro e lunghe circa 20/25 cm (la lunghezza dipende, a parte dalle dimensioni del forno, da quanto apprezzate i terminali, cioè la parte tutta crosta) e stendeteli sulla teglia foderata di carta da forno, lasciando tra uno e l'altro lo spazio per la lievitazione.
Cuocetele in forno a 180° per 15/20 minuti. I pani devono essere solidi e solo leggermente dorati.


Lasciateli raffreddare e poi tagliateli a fette, di circa 2 cm ognuna, che disporrete piatte sulla teglia (questa volta potete metterle anche molto vicine) e rimettetele nel forno, sempre a 180° fino a che non saranno dorate e croccanti, altrimenti i denti non scrocchieranno. Indicativamente un altro quarto d'ora.
Io, ispirata da Zinkoff, ho anche provato a fare il biscottone grande (ammetto però non come tutta la teglia) che ho solo ricotto intero insieme alle fette. L'effetto è interessante, sembra un po' una focaccia dura e se magiato subito apprezzabile, perchè l'interno resta comunque un po' morbido, ma per la conservazione (in scatole di latta) è decisamente più pratica la versione affettata.
Ottimi con latte caldo o freddo, o vino dolce, o passito.

Gabriella









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