Tutta colpa...della pupù, Michaël
Escoffier, Kris Di Giacomo
La Margherita, 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 agli 8 anni)
"Trovato un bell'albero sul
quale appartarsi...si mette in posizione. Poi, a cose fatte, si
accorge che la carta igienica è finita.(Oh, no! Acc!) Allora Ugo
cerca qualcosa di adatto allo scopo...Delle foglie? No, pungono.
Del muschio? No, gli si
sporcherebbero le zampe. (Toh, queste vecchie mutande potrebbero
farmi comodo!)".
La circostanza e il contesto sono
chiari a tutti? Ugo, un camaleonte che pare un lucertolone, ha
mangiato abbondante questa mattina e, adesso, deve fare la cacca (vi
prego, un referendum per abolire pupù...). Si provvede ma,
all'occorrenza, si accorge che la carta igienica è finita. Vede un
paio di vecchie mutande bucate lì incustodite che potrebbero essere
utilizzate all'uopo e, sebbene con qualche titubanza, se ne serve.
Ehi tu vergognati! Una voce dal nulla.
Nessuno in vista, Ugo si chiede da dove arrivi e chi abbia
pronunciato quelle parole. Sono la tua coscienza, tuona la voce. E
così prende l'avvio un dialogo serrato tra i due (sottolineato per
il lettore da tipi di caratteri tipografici diversi per ogni voce),
sul cattivo uso che Ugo ha fatto di un oggetto non suo.
La grande colpa di Ugo: aver preso una
cosa che non gli appartiene e averla sporcata in modo così
volgare...
C'è solo un rimedio per lavare la propria coscienza:
lavare quelle mutande. La voce della coscienza lo sgrida e lo guida
verso la redenzione della sua anima (ma anche delle mutande,
evidentemente) e poi gli suggerisce di sparire per sempre.
All'orizzonte, il lucertolone, e
in primo piano?
Taaa daaaà! La voce della coscienza...
A voi scoprire con il libro tra le mani
chi si nasconde dietro quella voce.
Albo illustrato che ruota ancora sul
tema del furto. Ciò dipende da un'ossessione degli autori e degli
editori o è solo un segno della decadenza dei tempi?
L'ineffabile coppia Escoffier-Di
Giacomo colpisce ancora. Ancora un albo esilarante, di più: da
sganasciarsi (almeno così è capitato a me nel leggerlo e nel
ripensare alla faccia della 'Coscienza'...) dalle risate.
Sulla stessa lunghezza d'onda dei libri di Jon Klassen, che abbiamo
ricordato qui e qui, anche in questo ultimo titolo pubblicato in
Italia, assistiamo all'esaltazione della cattiveria...sano,
necessario e buon sentimento che alberga in noi (da Medardo di
Terralba in poi, spero nessuno più dubiti in merito). Michael
Escoffier, ideatore dell'ennesimo 'scherzo cattivo'. Qui in coppia
con la bravissima Kris Di Giacomo (che conosciamo per altrettanto
humor), in passato ci aveva già fatto molto ridere in Buongiorno
dottore, o nel successivo Buongiorno postino.
In Tutta colpa... il loro sense
of humor gioca sempre sull'effetto sorpresa. Con Escoffier, in
particolare, gioca sull'ingenuità del piccolo lettore, su certa
purezza d'animo e ne butta sempre all'aria le convinzioni. Sembra
sempre voler dire ai suoi lettori: attenti bambini, il mondo è pieno
di ladri, di ingordi, di bugiardi, di furbi, di dispettosi...
Vi ricordate in proposito la sala
d'attesa del dottore da cui lentamente sparivano i pazienti e il
gioco sottile degli animali in cerca del proprio uovo dopo il
passaggio del distratto postino?
Ecco, ci risiamo. Escoffier ci fa
ridere a crepapelle, di nuovo!
Carla
Due noterelle al margine, sul lavoro
dell'editore.
Lo avrete capito: mi irritano i
vezzeggiativi inutili, per cui chiamare la cacca pupù, mi pare
urtante, ma forse è solo un mio problema. Non stimo chi riserva
questo tipo di linguaggio 'addolcito' al pubblico bambino.
Ma quasi altrettanto mi sfastidio nel
vedere atteggiamenti ammiccanti nei confronti dei piccoli e penso al
titolo di questo libro. Era proprio così necessario sottolineare
l'importanza della 'pupù' per la storia, tanto da premiarla dandole
la copertina? O l'editore lo ha fatto, piuttosto, per attirarlo verso
il libro? Il libro sarebbe stato altrettanto bello anche se il
camaleonte nella mutande bucate ci si fosse solo soffiato il naso o
pulito di sugo il muso...Leggere per credere.
La bellezza del libro sta altrove: nel
furto, nell'oggetto mutande con molteplici usi (che già di per sé
avrebbe attirato i bambini), nel colpo di scena finale in cui si
disvela chi c'è dietro la 'Buona coscienza'. In America o il Francia
dove è stato pubblicato, il titolo gioca su questi elementi: Brief
Thief (Ladro di mutande) o Ni vu ni connu (In incognito).
Lo noto solo io che in Italia la mancanza di stile sia piuttosto
endemica?...
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