LARGO ALL'OSCURO SIGNORE!!
Dirk
Lloyd, nome umano di Dark Lord, è davvero un potente signore delle
tenebre precipitato sulla terra per opera di Hasdruban, capo di maghi
bianchi, paladini e simili nemici del male? O è solo un ragazzino
traumatizzato, che ha perso momentaneamente la memoria? L'inizio del
romanzo di Jamie Thompson lascia qualche margine di incertezza, data
l'implausibilità della situazione, che inchioda un potente signore
del male nel corpo 'imperfetto' di un ragazzino di tredici anni. Ma,
un'avventura dietro l'altra, il dubbio s'insinua nei personaggi
comprimari della storia, ma anche nel giovane lettore che non può
non solidarizzare con questo potente mago costretto a fare i conti
con la scuola, le amicizie, la vita familiare con i genitori
'adottivi', ovviamente dal cuore puro. Il nostro signore delle
tenebre sforna tentativi di fuga piuttosto sfortunati, desideroso di
tornare nel suo mondo manicheo, dove il Bene e il Male si confrontano
senza esclusione di colpi, come vuole tutta la letteratura fantasy.
Fra magie e incantesimi più o meno riusciti, malefici del
persecutore Hasdruban, la narrazione si snoda alternando le pagine
del diario del protagonista alla narrazione vera e propria, che
descrive la perplessa complicità dei pochi amici, o servi, a seconda
del punto di vista, che assecondano l'apparente follia di Dirk/Dark.
Fra i seguaci spiccano Sooz, ragazzina goth, ovvero nerovestita con
piercing e smalto nero, Chris, il fratello acquisito nonché sodale
di magiche avventure e Sal Malik, capitano della squadra di cricket,
condotta alla vittoria grazie alle capacità tattiche dell'oscuro
signore. Dopo mille peripezie, Dark/Dirk riuscirà ad escogitare una
magia capace di aprire un varco fra il fragile mondo umano e il suo
violento mondo. Ma a passare dall'altra parte non sarà lui, ma un
altro personaggio, per la cui salvezza dovrà essere escogitata una
missione, oggetto del prossimo libro.
Giocato
sull'ironia e sul paradosso, è un romanzo piuttosto corposo, adatto
a lettori con più di undici anni; pesca a piene mani nel patrimonio
di termini e di immagini dei giochi di ruolo e dei giochi virtuali,
che tanto piacciono ai giovani nerd, ovvero ipertecnologici e
iperconnessi. Il personaggio principale è azzeccato, nel suo
suscitare contemporaneamente orrore e tenerezza, a seconda di come lo
si veda. Anche i suoi dubbi, il suo progressivo umanizzarsi, la
scoperta di emozioni sconosciute, rendono il personaggio meno
paradossale.
Direi
un buon libro per ragazze e ragazzi che vivono nell'universo dark,
inserendovi una bella dose di ironia, che non fa male.
Eleonora
“Dark
Lord. Le origini”, J. Thomson, Salani 2013
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