CORAGGIO E TRADIMENTI
Due
romanzi per grandi, laddove per grandi s'intenda giovani lettori dai
quindici anni in su. Il primo è di Harlan Coben, autore americano di
thriller, che si lancia ora nella narrativa per ragazzi.
Parliamo
di Shelter, tradotto in Italia da L'Ippocampo, primo di una
serie incentrata sul personaggio di Mickey Bolitar, nipote del
protagonista di alcuni romanzi dello stesso autore. Ci sono tutti gli
ingredienti del romanzo 'di genere': azione mozzafiato, intrighi,
colpi di scena, mistero a più non posso, soprattutto una chiara
definizione del bene e del male. C'è un ragazzo, Mickey, da poco
orfano di padre e con la madre in terapia, che deve affrontare la
scomparsa dell'amica del cuore; nelle ricerche, aiutato da due nuovi
amici, Ema e Spoon, s'imbatte in una misteriosa organizzazione , di
cui probabilmente faceva parte anche il padre, che difende i bambini
da tutti gli orchi possibili e immaginabili e che affonda le sue
radici nella seconda guerra mondiale e nell'olocausto. Come dicevo,
molta azione e principi morali ben saldi, che non guastano, la giusta
dose di mistero, ma i riferimenti e l'ambientazione, parliamo di
orchi veri e della 'tratta delle bianche', richiedono comunque un
giovane lettore abbastanza maturo; ma se volete farvene un'idea,
guardate qui.
Mi
sembra un'interessante incursione nella letteratura di genere,
affrontata finora solo da Grisham; mentre buona parte della
produzione di genere è stata finora caratterizzata dal fantasy.
Vedremo se i giovani lettori apprezzeranno l'esperimento, ma già il
successo di romanzi, meno caratterizzati di questo, ma molto
orientati verso l'azione e l'avventura, dovrebbero incoraggiare
l'editore.
Se
Shelter si fonda sulla chiarezza della distinzione fra bene e
male, Il coraggio della libellula, di Deborah Ellis, la fa a
pezzi. L'autrice, vi ricordo il suo libro più famoso, Sotto il
burqa, abbandona le ambientazioni storico sociali e scrive un
romanzo che racconta la fine di un'amicizia. O meglio, il suo
tradimento. Libellula è il soprannome della giovane protagonista
Jess, amica del cuore di Casey, ragazza prodigio e futura entomologa;
insieme vanno ad una sorta di campo scout e vengono affidate loro
delle ragazzine, fra cui Stephanie, insopportabile. L'ultimo notte di
vacanza Stephanie sparisce, per essere ritrovata morta dopo pochi
giorni. Casey viene accusata dell'omicidio e nessuno, proprio nessuno,
la difende, tranne la madre di Jess e la sua insegnante di biologia.
Jess, insicura, isolata, desiderosa di farsi accettare dagli altri
ragazzi della scuola, discende tutti i gradini che la porteranno al
tradimento finale, inevitabile. Per fortuna Casey verrà scagionata e
potrà riprendere la sua vita. Jess no, non può che essere segnata
dal peso della propria debolezza, della propria inconsistenza.
Come si
vede è un romanzo molto duro, che racconta come si possano
sgretolare i rapporti umani, quando prevalgono il conformismo e i
pregiudizi. O, per vederne l'aspetto più intimo, quando prevale la
gelosia o la paura di essere abbandonate.E' una storia che lascia
l'amaro in bocca, perché non lascia spazio a nessuna redenzione, a
nessun sussulto di coscienza, ma indiscutibilmente fa riflettere sul
valore dell'amicizia e sul prezzo che si è disposti a pagare per
conservarla o per negarla. Ancor più del precedente, adatto a
lettrici e lettori maturi.
Eleonora
“Shelter”,
H. Coben, L'Ippocampo 2013
“Il
coraggio della libellula”, D. Ellis, Rizzoli 2013
Noterella
a margine: il titolo originale del romanzo della Ellis è True Blue,
la traduzione italiana è del tutto fuorviante.
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