lunedì 16 settembre 2013

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


TUTT’ALTRO CHE TIPICO, NEUROTIPICO


L’editore Uovonero continua nel suo percorso, del tutto coerente, di esplorazione narrativa del terreno ‘scivoloso’ delle diverse abilità. Dopo il grande successo de Il mistero del London Eye, cui sono seguiti Castelli di fiammiferi e Hank Zipzer e le cascate del Niagara, eccoci approdare nel mondo complicato dell’autismo, raccontato in modo realistico e abbastanza spiazzante.
Proprio come il protagonista del romanzo di Nora Raleigh Baskin, Jason, racconta la reazione della maggioranza delle persone normodotate o, come dice lui, neurotipiche: imbarazzo, pregiudizio, rifiuto, allarme. Non che Jason sia pericoloso, anche se qualche volta perde il controllo e rompe oggetti e magari, involontariamente, fa male a qualcuno; è che il suo sfuggire lo sguardo altrui, lo sfarfallamento delle mani in momenti di agitazione, il silenzio ostinato di fronte a semplici tentativi di interazione, mettono a disagio le persone con cui si confronta. Jason, che è molto intelligente, ne è ben consapevole e impara ad adattarsi, nei limiti del possibile, alle regole di convivenza che la scuola e la famiglia richiedono; solo il fratellino più piccolo lo accetta veramente com’è e solidarizza con lui.
Un angolo in cui rifugiarsi e difendersi dal mondo Jason l’ha trovato: è un portale di scrittura creativa, cui partecipa attivamente scrivendo storie. L’impersonalità del mezzo consente di celarsi dietro un nickname, autore di storie che colpiscono al cuore Phoenixbird, alias Rebecca. Le avventure di Benno, il personaggio creato da Jason, l’appassionano, tanto da diventare compagna di penna di Jason. Forse s’incontreranno ad una convention organizzata dal portale Storyboard. Un sogno che diventa realtà o la realizzazione del peggiore degli incubi?
Jason ha una grande paura di essere rivelato nella sua realtà. Ma sarà proprio l’evoluzione delle sua storia ad indicargli l’unica strada possibile per affrontare il mondo: accettare il proprio modo di essere per quello che è.
Tutt’altro che tipico è un romanzo ‘denso’, che non indora la pillola, che non racconta favole, descrive la realtà difficile dell’autismo. Raccontato in prima persona, immerge il lettore, di almeno dodici anni, in un modo di vedere le cose, di vivere la quotidianità lontano dall’ovvietà del senso comune; racconta le difficoltà delle relazioni familiari, le ostilità e le incomprensioni del mondo ‘esterno’. Soprattutto il difficile percorso che porta il protagonista a trovare un posto nel mondo. Accettando se stesso.

Eleonora

“Tutt’altro che tipico”, N. Raleigh Baskin, Uovonero 2013

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