I BISCOTTI DI PERTUIS VOLANO A SAN
MARCELLINO
Dalla Francia a Bologna, con un po' di
fantasia e un po' di esperienze in ambito di frolla e biscotti, sono
arrivati a san marcellino, porto sicuro di quattro mangioni di
hamburger e dolci ciunti, i biscotti che hanno conquistato il cuore
di una chimica in vacanza.
Avevo assaggiato questi buonissimi
biscotti quest'estate a Pertuis e la scorta che avrei voluto durasse
mesi non ha resistito alla prima settimana.
La mia faccia triste per averli finiti,
anche se secondo me era colpa della golosità, ha mosso a compassione
un italo-franco-ceco, che un pomeriggio mi ha recapitato una bustona
di semi di girasole.
Mi sono dovuta ingegnare ed ecco qui un
super risultato che ha fatto leccare i baffi dei marcellini, di tutto
il bar e degli abitanti della casa di Strada Maggiore (porto sicuro
di una serie di ceffi che riempiono la vita di una chimica fuori
sede).
Per circa 20 biscotti
ingredienti
200 g farina 00
70 g zucchero (metà di canna e metà
bianco)
1 uovo
un pizzico di sale
2 cucchiaini di lievito per dolci
70 grammi di burro
50 g di semi di girasole e di sesamo
(io faccio circa metà e metà)
Dopo un debito riscaldamento alle mani
per evitare crampi e contratture da impasto, mettete in una ciotola
la farina, lo zucchero, il lievito, il sale e i semi e mischiate in
modo che si amalgamino. A questo punto aggiungete l'uovo e il burro
tagliato a pezzettini e impastate fino a formare una palla della
consistenza della pasta frolla.
Avvolgete la palla di pasta nella
pellicola trasparente e mettetela in frigo a freddare per circa
trenta minuti.
Accendete il forno a 180° e una volta
passato il tempo in frigo stendete la pasta su un piano infarinato
fino a farla diventare alta poco meno di un centimetro. Ritagliate
nella pasta le formine che preferite (la casa marcellina non ha
formine da biscotti e si accontenta di una tazzina da caffè) e
mettetele in una teglia rivestita di carta forno. Infornate per circa
15 minuti.
Aspettate che si freddino (al reparto
grandi ustionati hanno appena dimesso un paio di avventati
assaggiatori di biscotti appena usciti dal forno) e divorateli.
Una piccola variante che ho provato è
quella di fare con la pasta delle palline che ricordino i baci di
dama. Una volta cotte rimangono molto morbide dentro e friabili
fuori. Deliziose già così! Scegliete la crema o la marmellata che
preferite e farcitele proprio come i baci di dama. Per ora le ho
provate solo con il dulce de leche (slurp!).
Margherita
Noterella al margine. Margherita non è una delle due cuciniere 'accreditate' in questo blog. Tuttavia, per due ragioni principali, le è stato dato accesso alla rubrica.
Prima ragione, è brava in cucina ed è brava fotografa ed è stata spesso 'dietro le quinte' di questo blog: un premio alla fedeltà.
Seconda ragione, salubre nepotismo: è mia figlia.
Seconda noterella al margine. Quella paglietta che si intravede le sta benissimo, come si può notare, ed è un pezzo di provenza che ha riportato a casa...
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