IL RICAMO DELLA FAVOLA
Topo di campagna
e topo di città, Kathrin Schärer
Il castoro 2013
ILLUSTRATI PER MEDI
(dai 6 anni)
"Oh, che
meraviglia!, disse il topo di città a bocca aperta. Il tuo mondo è
bello ma è così diverso!
Da voi il sole
spunta dal terreno, da noi invece nasce dall'alto dei grattacieli.
Vieni con me, ti
farò vedere il mio mondo."
La
favola è ben conosciuta: un topetto di città va a trovare un
topetto di campagna. Quest'ultimo offre i propri prodotti locali,
semplici e genuini, formaggio e fagioli, al cugino cittadino dal
palato raffinato. La visita però viene subito ricambiata proprio in
nome del fatto che in città si mangia molto meglio. Ma le leccornie
sono a caro prezzo perché per arrivarci occorre sventare un gran
pericolo:cani feroci. E la morale della favola è presto detto:
meglio mangiar poco ma in tranquillità piuttosto che mangiare da re
con il cuore in gola...
Questa
è la griglia -scarna come in tutte le favole- intorno a cui
Kathrin Schärer 'ricama' la propria versione dei fatti. Per esempio
voi sapevate che il topo di città prese il treno per arrivare in
campagna? E sapevate che le cose che non lo convincevano della
campagna furono le cacche delle mucche, la puzza dei maiali, il
caratteraccio del gallo? Al contrario della favola, il cibo genuino e
semplice lo apprezzò. E lo sapevate che in città lo scorrere veloce
su rotelle o ruote, tra tacchi e carrelli della spesa fu la cosa che
più disorientò il topo di campagna?
Anche la morale della favola è ben diversa: "il tuo mondo è bello, ma
adesso devo tornare a casa...Noi siamo nati in due mondi lontani.
Entrambi sono belli, ma sono così diversi! Il tuo per te il mio per
me! E alla fine i due si abbracciarono."
Condivisibile
nella sostanza anche se mi piace pensare che i mondi non sono di
nessuno ma 'territori' percorribili e abitabili da tutti, a seconda
delle esigenze, delle attitudini di ciascuno, e del momento.
Per
questa ragione ora posso definirmi un topo di città ma non
garantisco che diventerò alla fine dei miei giorni un topo di
campagna...
In
questa prospettiva l'incontro interiore dei due topetti dai gusti
così diversi che si esplica in quel tenersi per mano sotto le stelle e
all'alba sancisce che siamo tutti 'uguali' sotto il cielo.
La
Schärer a me piace. E quando esce o come in questo caso ri-esce un
suo libro: evviva.
Ribadisco
ciò che ho già detto a proposito dei suoi disegni: spiritosi ed
espressivi.
Il
fatto che il libro sia stato ripubblicato dal Castoro nella collana
'Anch'io so leggere!' in stampatello maiuscolo mi pare un
riconoscimento e una seconda possibilità per questo libro che in una
classe può essere utilizzato non solo come 'palestra' di lettori in
erba ma anche come trampolino per poter ragionare sul tema del libro.
Carla
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