IL PARADISO DI MAMMA
Il paradiso di Anna,
Stian Hole
Donzelli 2013
ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)
"'Oggi lassù c'è qualcuno che
tira chiodi dal cielo. Non è giusto', dice papà
'No -sussurra Anna, - ma domani
potrebbero essere fragole col miele'".
Dall'altalena,
sulla quale si dondola, deve scendere. Il papà la sta aspettando con
un mazzo di fiori in mano. È nervoso e Anna lo sa. Lui vede chiodi
che piovono dal cielo. Il dolore che li invade va trasformato in
bene. Ed è questo il compito di quella ragazzina sognatrice: portare
suo padre in un volo immaginario con ali di libellula sulla schiena,
a vedere cosa c'è al di là del cielo. Cosa c'è dall'altra parte.
Perché ogni cosa ha una sua 'altra parte, un suo aldilà'. Un posto
dove sopra il cielo ci sia l'acqua.
Attraverso un buco
del cielo inizia il loro viaggio di esplorazione, un viaggio in tutta
libertà, senza scarpe e calzini, a cavallo di un pesce volante e poi
in solitario per vedere quelli che sono invisibili, per vedere un
lussureggiante giardino che forse è proprio la mamma di Anna a
curare, per vedere la vita che ora lei farà, tra una cena con
vecchi conoscenti e una sosta in biblioteca.
Questo è il
paradiso.
E per tornare giù
basta fare una capriola e poi atterrare in piedi.
Ancora una volta un
piccolo che prende per mano un grande per offrirgli possibili chiavi
di lettura del mondo.
La perdita, la
morte, quando si è grandi risulta, alle volte, insormontabile e la
consolazione tarda ad arrivare: piovono chiodi. Ma quando si è
piccoli, il superamento del dolore sembra più a portata di mano,
come se i piccoli fossero naturalmente predisposti ad avere più
energia e più risorse interiori di un adulto per spiegarsi ciò che
è inspiegabile.
Il viaggio per
vedere cosa c'è al di là, dove sono gli invisibili, Anna sembra già
averlo fatto ed è un po' un Virgilio per il suo papà, Dante. Anna
pare avere la soluzione per elaborare questo grande lutto, una
soluzione fatta di bene, belle cose, bei colori, bei posti, belle
atmosfere: per lei, e per il suo fiducioso papà che la segue,
pioveranno un giorno fragole e miele.
Qui è la chiave di
tutto: dopo l'asperezza dei chiodi arriverà di nuovo il dolce di
una fragola intinta nel miele.
Stian Hole, forse
perché è un uomo del Nord, ci ha abituato a racconti che partono da
nodi emotivi molto forti ma che poi, attraverso un percorso di
elaborazione interiore dei personaggi, arrivano a sciogliersi e a
diventare parti dell' intreccio comune che è la vita.
La paura (L'estate di Garmann, Donzelli 2011), l'amore (Il segreto di Garmann,
Donzelli 2012), la morte: tre raffinatissimi libri, ma anche macigni che Stian Hole e Donzelli, nel pubblicarli, affidano al
bambino lettore, dandogliene però una versione coloratissima e
immaginifica, quasi psichedelica, come a suggerirgli di non averne
paura, ma piuttosto a guardarci dentro, ad esplorarla per poi capirla
ed accettarla.
Carla
Noterella al
margine. Grazie ad Anna ora so che nel lussureggiante giardino del
suo paradiso si è aggiunta la mia di mamma con il suo notevole
pollice verde, ad aiutare la sua nella cura delle piante, e sono certa che nel cielo
degli invisibili la mia stessa elegantissima mamma fluttua,
finalmente serena.
Nessun commento:
Posta un commento