martedì 29 ottobre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


RESPIRO IL TUO RESPIRO

L'alfabeto dei sentimenti, Janna Carioli, Sonia Maria Luce Possentini
Fatatrac 2013


POESIA

NOSTALGIA

È difficile staccarsi
da quell'orso spelacchiato
che ha dormito sui miei sogni
fin da quando sono nato.
Ogni cosa è necessaria,
ogni cosa mi somiglia,
da quel vecchio manifesto
alla foto di famiglia.

La A di Amore, la B di Batticuore passando per la L di libertà, la O di Odio e la R di Rabbia chiudendo con la V dei vigliacchi e la Z degli zitti.
Ventiquattro poesie su ventiquattro declinazioni del nostro sentire e ventisette bambini che ci pensano su.


Ventiquattro sono i sentimenti, tutti raccontati da un punto di vista bambino, da un punto di vista quotidiano, ma che è nel contempo portatore di valori universali. La poesia come lessico ideale per guardare il nostro dentro.
Poesie che partono dal vissuto di ognuno di noi: dolore per un cane morto, la fretta incalzante di ogni mattina per andare a scuola e ogni volta dal vivere quotidiano decollano verso una narrazione che può essere letta come emblema di un sentimento.


L'amore tra un piccolo e un albero nasce sulla loro comunanza di origine: entrambi nascono da un seme in crescita. L'albero è nel contempo dispensatore di ombra e corpo protettore, genitore, come conferma l'ultimo verso: io e te siamo parenti.
Il biglietto del batticuore ha il tono di un bambinetto ma anche quello di un adolescente: ho trovato il coraggio di mandarti un biglietto...faremo scintille, scambiandoci un bacino.
L'identità passa attraverso gli animali: se sei lombrico e non vuoi aver rivali , non ti spacciare per cobra con gli occhiali.
La memoria e la nostalgia sono contigue non solo sulle pagine, ma ancor di più nella vita vera: laddove la seconda non può prescindere dalla prima.


E così si va avanti, di parola in parola, di sentimento in sentimento, in questo bellissimo libro. Lo tengo sul tavolo al mio fianco per avere possibilità di sfogliarlo appena ne trovo occasione.
Guardare i ventisette bambini, che ormai conosco e riconosco a tal punto che mi pare di potergli dare un nome, con le loro ventisette espressioni diverse, create su fisionomie ben distinte, ma anche su gesti di spalle, di schiene o di braccia sollevate all'insù o di teste reclinate all'ingiù, di profili inguainati in corpi di iguane, di sguardi di occhi nascosti dietro occhiali smisurati da saldatore, mi mette in pace con l'universo. E sullo sfondo si alternano pale di cactus per la rabbia, alberi di cachi a dicembre (solo i frutti da offrire con Amore), farfalle leggere intorno a bambine pesanti e gelose (la mela tra le mele è mia, soltanto mia). E poi papaveri, foglie leggere di ginkgo, e ancora struzzi e astrolabi...  


È un libro da tenere sul cuore, ne regolarizza il battito.
E mentre sono qui che lo leggo e lo rileggo, lo cito e lo ricito, ci penso e ci ripenso senza trovare ancora il coraggio giusto di scriverci sopra, scopro che il libro è esaurito, ovvero va ristampato, e che ne è stata pubblicata una versione pensata secondo lo schema delle mitiche 'carte in tavola' E così le magnifiche tavole della Possentini da verticali che erano nel libro rilegato, lungo e stretto, si espandono a coprire il quadrato delle singole carte e il loro retro è per i versi di Janna Carioli.
Sono fuori tempo massimo, me ne vergogno, ma un libro così non capita tutti i giorni...

Carla

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