TEMPO DI CASTAGNE
Spesso
le famiglie hanno tradizioni culinarie, la mia no. Sebbene sia sempre
stata una famiglia in cui si cucinava sia a pranzo sia a cena e nelle
feste comandate, da tutto questo lavorio in cucina non ne sono emersi
piatti particolari, tradizioni da passare ai posteri.
Ho
più ricordi sensoriali che ricette, come il profumo del pollo
arrosto nel forno la domenica mattina, mescolato a quello dei saponi
e del borotalco proveniente dai nostri bagni. Ma neanche del pollo ho
una ricetta particolare.
Invece
la famiglia di mio marito ha i suoi piatti topici, tra cui all'inizio
di novembre un dolce fatto con le castagne. Mi hanno raccontato di
serate in cui, intorno al tavolo della cucina, venivano tutti
precettati, chi spontaneamente e chi no, all'operazione di pulizia
delle castagne. Ma mano che gli anni passavano aumentavano le
defezioni, per restare ora quasi esclusivo appannaggio di mia
cognata.
Avendo
adottato la famiglia, mi sono impossessata anche di questa ricetta,
che comporta un po' di pazienza e tempo, ma il cui risultato ripaga
ampiamente dell'investimento.
Ps:
loro hanno sempre chiamato questo dolce 'castagnaccio', ma il
castagnaccio è tutt'altra cosa.
Ingredienti
(queste
sono le dosi per una 'castagna', ma già che vi mettete dietro vi
consiglio di farne almeno due, tenendo conto che si può conservare
nel freezer per parecchi mesi)
400
gr di castagne bollite e sbucciate, quindi circa il doppio di
castagne integre - vanno benissimo anche le piccole castagne che
potete raccogliere nel bosco
60
gr di burro
60
gr di zucchero a velo
60
gr di cioccolato fondente per l'impasto + 50 gr per la copertura
rhum
un
pizzico di sale
Lavate
le castagne e mettetele in una pentola, ben coperte d'acqua, e
lasciatele bollire per circa 45 minuti. Dopo che si sono raffreddate
un po' potete iniziare a pulirle.
Personalmente
ritengo che pensare di sbucciarle e pelarle sia una follia. Il
sistema più veloce è tagliarle a metà e con un cucchiaino
(sceglietene uno che abbia poco spessore, sia un po' tagliente)
estrarne la polpa, anche perché in questo caso non c'è nessun
bisogno di tentare di conservare la castagna intera.
Passate
la polpa ottenuta in un passaverdura. Nel frattempo avrete fatto
sciogliere a bagno maria il cioccolato e il burro che unirete insieme
allo zucchero, il ruhm (che doserete a seconda di quanto vi piace
sentirne il gusto) e il pizzico di sale all'impasto ottenuto.
Mescolate il tutto molto bene e lasciate raffreddare in frigo prima
di dargli la forma che preferite.
Se
optate per la forma a castagna potete poi ricoprirla con il
cioccolato fondente, sempre sciolto a bagno maria. In quella che
vedete nella foto ho steso il cioccolato con un pennello da cucina, e
così resta una superficie ruvida. Per ottenere invece una copertura
lucida, i testi di cucina consigliano di aggiungere al cioccolato una
dose equivalente di panna fresca e di lasciare colare il tutto in
modo che si distribuisca da solo. Ma così non potrete fare la
lunetta scoperta della castagna...
Va
detto però che questo impasto si presta bene a prendere anche altre
forme e ad essere ricoperto di cioccolato grattugiato. Se vi avanzano
piccole quantità potete farci delle palline che rotolerete nel cacao
amaro, oppure lo potete stendere (un centimetro circa di spessore) e
intagliarvi con delle formine dei 'biscotti' che potete poi ricoprire
di cioccolato.
Gabriella
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