Coloro i quali avranno l'ardimento di passare per questo blog prima della fatidica mezzanotte che segna l'arrivo del 2014 si beccano questa mia breve riflessione su quest'anno appena passato.
Anno difficile, anno in salita.
Ho perso importanti pezzi della mia famiglia, ho tremato a lungo per le molte incertezze lavorative, ho patito più del consueto la solitudine, la mia faccia ha parecchie rughe in più, le mie consuete cadute dalla moto si cicatrizzano sempre più lentamente. Ed è sempre più facile che i miei occhi si inumidiscano per un nonnulla.
Sto invecchiando.
Tengo duro invece su alcune cose. Continuo a fare il pane in casa, e pagine frolle settimanalmente per i bambini che le vogliono. Continuo ad attraversare la città per leggere libri a manipoli di ragazzini. E come un giardino silenzioso, pieno di pace e di pensieri, la sera coltivo questo blog.
La sera vado in giardino per respirare...
(Atak, Der Garten, Verlag Antje Kunstmann)
Carla
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