sabato 28 dicembre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


SINDROME DA VERMODIPENDENZA

Come mangiare vermi fritti, Thomas Rockwell, Umberto Mischi
Biacoenero 2013


NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)

"Tom appoggiò la padella sulla cassa. 'Voilà!', disse affannato. 'Cotto a puntino. Guardatelo nella sua dorata impanatura, appetitoso e stuzzicante.'
'Sì', disse Billy. Diede un colpetto al verme con la forchetta.
'Pensa pesce', gli disse Tom. 'Ricordati: pensa pesce.'"

Come mai il ragazzino Billy si trova in questo brutto guaio: mangiare un verme, sebbene fritto?
Tutto è nato da una scommessa fatta sulla scia della provocazione e dell'orgoglio ferito.
Mangiare un verme al giorno per quindici giorni contro i 50 dollari di Alan, risparmiati tagliando l'erba del prato.
Due scommettitori, due testimoni, in totale quattro amici.
E così, uno dopo l'altro, i grossi lombrichi vengono trovati, preparati, e poi sempre affogati nel ketchup, nella senape e nel rafano. E in ultimo, mangiati.
E così, verme dopo verme, inaspettatamente Billy tiene duro e l'ingurgitare i lombrichi diventa per lui quasi una routine. Dall'altra parte, invece, Alan comincia a temere per i suoi 50 dollari e soprattutto teme la reazione di suo padre alla notizia. I ruoli di partenza si sono ora invertiti: Billy ha una ragione forte per proseguire, una  minimoto usata mentre Alan cerca di escogitare mille imbrogli per invalidare la scommessa. 
Non è onesto incollare due lombrichi prima dell'impanatura per far sì che ne mangi due, pensando di mangiarne uno solo. Non è onesto invitarlo a una bella partita di baseball e poi stancarlo e rimpinzarlo di cibo da stadio, perché scocchi la mezzanotte prima che lui si renda conto di non aver mangiato il verme quotidiano e non è onesto neanche fargli recapitare una lettera del medico curante in cui si afferma che l'ingestione di lombrichi può essere molto pericolosa per la salute. Non funziona neanche il verme di fagioli o il sequestro di persona: Billy ha coraggio e fermezza da vendere....

Trota, platessa, persico, orata
guiderò la minimoto in chiesa lungo la navata.
Vongola, tonno, cefalo, salmone
sentirai il prete che bel sermone.


Vincitore del Mark Twain Award, questo libro di gusto monello, tanto ricorda le mille scommesse che Tom Sawyer ed Huckleberry Finn erano soliti lanciare, mettendo in palio addirittura il loro osso del collo, tanto si sentivano sicuri di avere in tasca la vittoria.
Come mangiare vermi fritti, oltre ad avere un sapore un po' disgustoso per ovvie ragioni, ha anche quel gusto scanzonato delle storie di ragazzini della provincia americana: bambinetti che hanno del tempo tutto per loro, bambinetti che si organizzano la vita, per lo più in assenza (o quanto meno a debita distanza) di pubblico adulto.
Il grande successo del libro negli USA credo risieda non solo nell'ovvia attrazione verso ciò che è ributtante, ma anche nella grande aria di libertà che si respira attraverso le pagine.

Carla

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