MARMELLATA DI PERE E ZENZERO
Le pere sono frutti delicati. Spesso,
accanto a mele e melarance, frequentano corti di re e regine, hanno
poteri magici, ospitano al loro interno fanciulle in miniatura:
insomma sono frutti da fiaba.
Pierino Pierone ne va ghiotto e sale
sull'albero per mangiarle invece di andare a scuola e anche la Strega
Bistrega, ai piedi della pianta, dice di andarne matta e di avere
l'acquolina nel sentirne il profumo. Attento Pierino Pierone, lei
vuole te e le pere vengon solo dopo.
Allora dedico a Strega Bistrega, a sua
figlia Margherita Margheritone che l'aspetta a casa e - certo- anche
a Pierino Pierone questa ricetta profumata (Il bambino nel sacco, da I. Calvino, Fiabe italiane, ill. Lele Luzzati).
Ingredienti:
1,4 kg di pere Williams
(devono raggiungere il chilo, da
pulite)
800 gr di zucchero
3 grammi di zenzero fresco, grattugiato
oppure
30 gr di zenzero candito tagliato a
sottili striscioline
buccia grattugiata di limone o arancio
non trattato
il succo di un limone
Primo giorno:
Sbucciate le pere e tagliatele in
quarti e poi togliete i semini e il filamento più legnoso legato al
picciolo. Tagliate quindi a fette sottili (2 mm) gli spicchi e
mischiateli in una ciotola con lo zucchero lo zenzero e il succo di
limone. Mischiate accuratamente quindi coprite con un foglio di carta
forno e lasciatelo macerare per un'ora.
Poi travasatelo in una pentola e
portatelo a ebollizione, girandolo di continuo. Toglietelo dal fuoco
appena bolle e versatelo di nuovo nella ciotola e fatelo riposare per
una notte, coperto di nuovo dalla carta forno.
Secondo giorno:
Rimettete nella pentola e fate cuocere,
schiumando ogni tanto e girando il composto con iìun mestolo di
legno. Dal momento dell'ebollizione fate cuocere per 20 minuti.
Quindi spegnate e date un colpetto di minipimer per rompere
grossolanamente i pezzi più grandi del frutto. Mi raccomando, non
riducete il tutto a una purea, lasciate invece che la pera a pezzetti
si continui a sentire sotto i denti.
Versate la marmellata nei barattoli,
chiudeteli con cura e capovolgeteli per ottenere il sottovuoto. Come
sempre avvolgeteli in una coperta fino a che non si sono raffreddati:
lasciate che il calore si disperda il più lentamente possibile. La
marmellata ve ne sarà grata.
Carla
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