QUASI TUTTO, MA
NON TUTTO
Cose che capitano, Isol
Logos edizioni 2014
ILLUSTRATI per MEDI (dai 6 anni)
"Se avessi i capelli lisci
sarei più carina
e invece no.
Se avessi un cavallo andrei a scuola
al galoppo
e invece no."
Bambini e desideri, che coppia!
Intendiamoci, non che da grandi si
smetta di desiderare, però la maggior parte delle persone impara a
regolare 'lo sfiatatoio' del desiderio in base alle molte variabili
che ci mette davanti la vita...Un bambino, no. Lui ha lo sfiatatoio
con apertura massima. E meno male.
Questa bambinetta, infatti, è lì che
vorrebbe, vorrebbe, vorrebbe e le capita un'occasione più unica che
rara: le si palesa davanti un genio (brutto assai, va detto) che le
comunica che, visto l'alto numero di desideri da lei espressi
nell'ultimo mese, ha diritto ad esprimerne uno, e soltanto uno, che
lui in persona esaudirà, seduta stante.
Uno? Solo uno? Quale scegliere? Scatta
a questo punto la sensazione che ogni 'desideratore professionista'
conosce assai bene: il panico da scelta. E se dimentico? E se mi
pento? E se mi rimbecillisco mentre scelgo? AIUTO! Ma la soluzione è
lì a un passo, basta volere TUTTO! Purtroppo nel catalogo del genio
questa parola manca: timpano, topo, torta, triciclo...C'è quasi
tutto, ma non Tutto! Quindi, vista la fretta, il genio decide di
darle ciò che ha sottomano, un bel coniglio grigio. In fondo è
carino, anche se, magari, se fosse stato azzurro...
Isol, Isol, fortissimamente Isol.
Quando l'anno passato seppi che aveva
vinto il premio Astrid Lindgren, fui molto contenta perché a me lei
è sempre piaciuta molto, anche quando in Italia erano in pochi ad
apprezzarla e i suoi libri circolavano quasi solo in Latino America.
Di Isol apprezzo lo sguardo
disincantato, alle volte persino cinico, con cui racconta i molti
limiti dell'umana specie. Sempre graffiante, come sono anche i suoi
disegni, lontani da ogni leziosità, di lei mi piace la prospettiva
di lettura del mondo. Il suo umorismo, talvolta anche amaro, rende le
sue storie inaspettate, destabilizzanti. E in questo senso i suoi
libri aprono sempre scenari nuovi su cui ragionare con i bambini.
Con un segno di matita che va veloce,
che il più delle volte appare impreciso, riesce a mettere sul foglio
sempre grandi temi. Lo spunto di partenza è sempre una risata, ma
poi, come se la sua matita fosse un bisturi, taglia in profondità a
voler guardare senza paura ciò che c'è dentro, senza mai
distogliere lo sguardo.
E a proposito di sguardo, in quello di
Isol mi pare di vedere il guizzo imprendibile e scanzonato di una
ragazzina un po' monella, quale credo che lei sia.
Carla
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