FAMMI
UNA DOMANDA: MA CHE SIA UNA SOLA!
Circa
un mese fa vi ho proposto una riflessione sui temi del web e della
nuova socialità, così come è vissuta dai nativi digitali. Oggi
parliamo ancora di nuove tecnologie attraverso un testo, uscito
recentemente nella fortunata collana Teste Toste, di
Editoriale Scienza. L'ideatore, l'encomiabile e vulcanico Federico
Taddia, propone una nuova serie di domande impossibili in Perché
il touchscreen non soffre il solletico? Non si parla,
come ho detto, di un'altra riflessione sui social network, ma di una
carrellata di argomenti, variamente connessi, che spaziano
dall'energia nucleare alla tecnologia dei led, dai materiali super
leggeri alle microonde, quelle dei cellulari per intenderci, che ci
cuociono il cervello a fuoco lento.
L'intervistato
di turno, che si sottopone al fuoco di fila di domande, semplici ma
non banali, è Valerio Rossi Albertini, fisico nucleare, teorico di
Fisica Chimica dei materiali e molte altre cose ancora, e la
chiacchierata che si dipana fra una domanda e l'altra è stimolante,
non solo per i ragazzini. La struttura del libro è tale da
consentire, senza danno, una lettura episodica, per argomenti,
trasversale, utilizzando i rimandi a piè di pagina o l'indice per
argomenti in fondo al volume; ciascun argomento è trattato sempre
attraverso il percorso delle domande, quindi nessuna lungaggine o
spiegazione troppo approfondita. Il linguaggio è preciso ma non
tecnicistico e ogni parola 'nuova' viene adeguatamente introdotta.
In
questo caso si parla di argomenti davvero difficili per noi comuni
mortali e ho qualche dubbio sull'applicabilità
della fascia d'età indicata per tutta la collana, nove anni. Non so
dire a quale età possa crescere la curiosità di addentrarsi nei
misteri di atomi e fotoni, laser e sistema periodico, e credo che
molto influisca anche la relativa ignoranza, in merito, di noi
adulti. Ma è pur sempre vero che familiarizzare con concetti così
misteriosi è indispensabile per non crescere generazioni di fruitori
passivi di tecnologie che non sono affatto neutre.
Se
ragazze e ragazzi crescono immersi in una tecnologia di cui non
capiscono il funzionamento, né i limiti né i pericoli,
difficilmente sapranno poi metterla in discussione o usarla
consapevolmente.
Quindi,
va bene scorrazzare in lungo e in largo in questo volumetto, o negli
altri della stessa collana, che ha ricevuto l'anno scorso il Premio
Andersen per la divulgazione; si può spaziare dalla biologia
all'astronomia, passando per numeri e vulcani. Se volete maggiori
informazioni a riguardo le potete trovare qui!
Eleonora
“Perché
il touchscreen non soffre il solletico?”, F. Taddia e V. Rossi
Albertini, Editoriale Scienza 2014
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