OCCHI FISSI ALL'ORIZZONTE
Il piccolo capitano, Paul
Biegel, Carl Hollander
La Nuova Frontiera 2014
NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)
"La Maiunafalla
fece di nuovo rotta per il vasto mare. Attaccata con una lunga corda
si portava dietro una zattera con due marinai canterini sopra e
quella zattera trainava a sua volta con una lunga corda un'altra
zattera con sopra un leone, un elefante, un orso bruno, una giraffa e
una scimmia."
Che rara
situazione!
Tutto ha avuto
origine dalla voglia di viaggiare di quel ragazzino solitario che
viveva sulle dune dentro quella barca spiaggiata.
Tutti lo chiamano
il Piccolo Capitano perché quella barca che gli fa da casa, rimessa
in sesto, quando la grande onda arriva ricomincia a navigare sotto la
sua guida. Con le gambe salde sul ponte e gli occhi fissi
all'orizzonte questo piccolo marinaio, seguito da due ragazzini
intraprendenti quanto lui e da un terzo piccolino, che fa la parte
del fifone, prende il mare con l'obiettivo di arrivare all'isola dei
Grandi. Laggiù, pare succeda un fatto strano: si diventa grandi
dalla sera alla mattina, basta avere il coraggio di trascorrervi una
notte.
Il viaggio per
arrivarci si rivela molto avventuroso ma mai così tanto come quello
che li dovrebbe riportare verso casa. Di tappa in tappa, di isola in
isola il piccolo equipaggio incontra giganti, animali naufraghi,
marinai considerati dispersi, città fantasma. Gente che scompare,
gente che riappare, bestie feroci che sono invece mansuete, fifoni
che diventano coraggiosi, persone che sono tristi e poi diventano
allegre...
Minuscolo ma con un
grande sogno in tasca, il piccolo capitano ha un bel po' di stoffa.
Ricorda un po' Peter Pan, anche se pare vada in direzione opposta e
contraria all'idea di diventare grande, ma è anche un po' Ulisse,
nel suo grande desiderio di scoprire il mondo e di non tornare mai a
casa. Ha il piglio sicuro di Pippi, in questo suo essere felicemente
solo al mondo. Seguito dai tre fedelissimi con cui condivide
l'avventura e la bellezza di essere ragazzini, il Piccolo Capitano
guarda con occhi attenti il mondo degli adulti e ne vede tutta la
mestizia fatta di varie sfumature di grigio.
Ma per fortuna al
mondo ci sono anche i ragazzini che navigano intrepidi verso la loro
isola dove un giorno si sveglieranno grandi.
Avvincente, ben
costruito, imprevedibile, pieno di ritmo come se fosse stato scritto
da un ragazzino, Il piccolo capitano ha il respiro di un libro
classico nel suo essere contemporaneamente un libro di avventura pura
e un libro che nasconde qualcosa di grande sotto la superficie. Così
come l'equipaggio della barca Maiunafalla ad ogni approdo non
si tira indietro e va in esplorazione, altrettanto possono fare i
giovani lettori attraccando all'Isola dei Grandi per esplorare il
senso di crescere; fuggendo dall'eruzione del vulcano possono
ragionare su ciò che significa fare squadra e nella città su
palafitte scoprire che, tutto sommato, Peter Pan non aveva tutti i
torti a non voler crescere...
Carla
Noterella al
margine. Ad accentuare questo sapore di libro che veleggia sicuro
attraverso le epoche, contribuiscono i disegni di Carl Hollander.
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