IL SUO MIGLIOR TRAVESTIMENTO
ATTENTI AL GUFO!, Sean Taylor, Jeanne
Jullien
Lapis 2014
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Tutti sanno che i gufi sono saggi. Ma
oltre ad essere saggio...io sono un vero maestro del travestimento.
In quattro e quattr'otto mi faccio un costume.
Guarda... mi travesto da..."
Alla mezzanotte di una notte buia e
tempestosa, appare da sinistra e sfreccia nel cielo come una stella
cadente, un gufo. Ha fame ed è in cerca di cibo. La sua tecnica di
caccia, lo dichiara, è il travestimento. Individuato il potenziale
bottino, in un batter d'occhio, riesce a mascherarsi per essere
attrattivo nei confronti della preda: una carota per un coniglio,
mamma pecora per un agnello, una fontanella per un piccione.
Nonostante la buona riuscita del travestimento, tutti questi
riescono a scappare e il gufo rimane a bocca asciutta ogni volta. Non
perdendosi mai d'animo, prosegue e finalmente arriva ad una preda che
le gambe per fuggire non le ha: una pizza (con la salsiccia,
irresistibile, con buona pace dei vegetariani...). Il solito buon travestimento, complice certa
staticità della pizza suddetta, il gufo finalmente fa cena.
Albo illustrato geniale, per molteplici
motivi che provo a snocciolare.
Il personaggio. Di lui non sappiamo
nulla. Si affaccia sulla pagina, facendo capolino dall'angolo destro,
ancor prima della pagina con il colophon e il titolo stesso. Se ne
deduce che sia piuttosto egocentrico.
Lo vediamo sfrecciare sulle pagine
notturne da sinistra a destra vorticosamente, lo sentiamo parlare con
tono assertivo e veloce. Se ne deduce che si senta 'onnipotente'.
Talmente potente e di corsa da non avere il tempo e la voglia di
registrare come sconfitte i numerosi tentativi di predazione falliti:
sono solo piccoli incidenti di percorso su cui non perdere altro
tempo.
Cerca di convincerci, ed è lui il primo ad esserlo, della sua pericolosità e della sua bravura nel travestirsi, senza considerare l'ipotesi che qualcuno non ci caschi. Se ne deduce che sia un ingenuo.
Ha due occhi grandi (i gufi li hanno
per contratto, ma questi sono perforanti) che per tutto il libro ci
guardano intensamente, soprattutto per convincerci della sua
ineffabilità nei diversi travestimenti. Se ne deduce che il gufo sa
che con quegli occhi grandi catturerà, se non la preda, almeno la
nostra attenzione e simpatia.
Riassumendo: il gufo è egocentrico, si
ritiene invincibile, ha capacità di dimenticare facilmente la
sconfitta, è ingenuo e ci guarda con i suoi occhioni. Chi è? Chi si nasconde
davvero dietro le sue piume? E questo è il suo travestimento più
riuscito: dietro di lui si nasconde un bambino, o meglio, Il bambino.
Ed è forse questa la principale
ragione che fa emergere la bellezza di questo albo. L'aver saputo
raccontare il pensiero e l'azione di un cucciolo.
I bambini, per poter sopravvivere in un
mondo di grandi, sono egocentrici, economici (non si fanno fermare
dalle sconfitte, ma vanno dritti all'obiettivo da conquistare), sono ingenui e
hanno grandi occhi con cui ci guardano per conquistarci.
Il ritmo. Una storia incalzante, che
non lascia respiro. Perfetta in ogni suo tempo. Spinto dalla fame e
dal piacere di essere un abile trasformista, convinto di averci
convinto, il gufo va a mille e lo fa non solo con il corpo, saltando
di qua e di là nella pagina, ma lo fa con la mente sempre in cerca
di qualcosa di nuovo. Una sorta di ritornello ci accompagna fino a
bordo pagina e ci convince che lui sia davvero il migliore e, girando
il foglio, ogni volta scopriamo che cosa lui abbia escogitato: la
risata è irrefrenabile. Nella pagina successiva cìè sempre un
divertissment che ci deve distrarre dal suo temporaneo fallimento.
Il segno: incisivo, semplice e molto
comunicativo. Poche grandi pennellate per disegnare un gufo, il suo
vorticare nella notte e per definire i travestimenti.
Proprio bravi! Tutti. L'autore, Sean
Taylor che, ad ogni libro che fa, prende un premio. L'illustratore,
Jeanne Jullien, geniale all'ennesima potenza (andatevi a vedere qui)
e l'editore, Lapis, che fa delle grandi scoperte nel campo dell'albo
illustrato e porta in Italia autori come Olivier Tallec, Jason
Chapman, Chris Haughton e adesso Sean Taylor e Jeanne Jullien.
Lunga vita a loro e al gufo!
Carla
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