martedì 20 gennaio 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


'ABBIAMO NUOVI AMICI'

La città che sussurrò, Jennifer Elvgren, Fabio Santomauro
Giuntina 2015


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"'Ci sono dei nuovi amici in cantina, Anett' mi disse la mamma quando mi svegliai. 'È ora di portargli giù la colazione'. Mi fermai in cima alle scale: la cantina mi faceva paura a causa del buio, ma le voci che sussurravano, mi dettero coraggio."

Ebrei. Amici. Nascosti, un ragazzino e sua madre, avvolti nella penombra, aspettano seduti su una branda. Anett porta loro pane e uova sode. 


Sono di passaggio, non più di tre notti, perché altrimenti per la famiglia che li ospita e per loro medesimi il rischio di essere scoperti si centuplicherebbe. Tra tre notti, con l'oscurità, madre e figlio prenderanno una barca per raggiungere la Svezia neutrale. Ma nel frattempo devono rimanere nascosti e in assoluto silenzio perché i tedeschi li stanno cercando. Di casa in casa, il pericolo si sta avvicinando a pesanti passi. Più pane, più uova, più libri occorrono ad Anett e alla sua famiglia per 'sfamare' i due fuggitivi.
'Abbiamo nuovi amici', ripete ogni volta e sembra quasi una parola d'ordine che questa ragazzina sussurra al fornaio al contadino e alla bibliotecaria per avere più pane, più uova e più libri. Tutti indistintamente fanno parte dello stesso gioco sotterraneo, gioco di resistenza e di autodifesa nei confronti dell'invasore tedesco.


I nazisti sono a un passo. E' arrivato il momento della partenza, sebbene la notte non sia favorevole: troppe nubi che la rendono ancora più nera. Come faranno madre e figlio a raggiungere il porto con questo scuro? Chi li guiderà lungo le strade sconosciute?


Così come Anett si fece guidare nel buio della cantina dai loro sussurri, così saranno le voci di tante persone nascoste dietro le finestre e le porte delle case a indicare a madre e figlio in fuga il cammino verso la barca che li porterà al sicuro, lontano da lì.
Un sussurro che di vicolo in vicolo, di svolta in svolta, li salverà.

Ecco, questa fu la Danimarca durante la Seconda Guerra Mondiale. 
Terra di piccoli e grandi eroi. A partire dal re Cristiano X che divenne simbolo per il paese di fronte alla tracotanza degli occupanti tedeschi, nel non volere che la bandiera tedesca sventolasse accanto a quella danese sul parlamento. Accanto a lui, tutto il suo popolo seppe dimostrare altrettanta lealtà e sangue freddo nell'aiutare i molti ebrei danesi in fuga verso la Svezia.
La Danimarca, terra occupata dall'esercito nazista, si difese così. In sordina, attraverso una rete fittissima di brave persone che rischiarono in prima persona ogni giorno (bellissimo il romanzo di Lois Lowry che uscì nel 1995 con il titolo Colpi alla porta, quindi ripubblicato nel 2012 con il titolo Conta le stelle). Ognuno faceva la propria parte, nascondendo in casa, o aiutando la fuga dei molti ebrei danesi, ma anche di quelli tedeschi in transito: in tal modo i danesi non vennero meno alla loro dignità di esseri umani e riuscirono a salvare molte vite. 


La città che sussurrò è potente, semplice e bello come lo è ogni storia vera: lontano dalla retorica,  il libro va con efficacia dritto al punto, scorre veloce con un testo costruito quasi solo sui dialoghi ed è esemplare nella sua perfezione. Bello.
Per semplicità e chiarezza di trama, che si ripete tre volte come in un racconto a spirale, il libro è comprensibile anche dai più piccoli che, anche se non ancora del tutto consapevoli di come andò il mondo in quei terribili anni, potranno comunque cogliere sensi ulteriori del libro. Per sopravvivere servono pane, uova e libri e se si fa rete è più facile riuscire a salvarsi dal male. 
Le tavole di Santomauro sono come il testo della Elvgren: potenti, semplici e belle. Potenza e semplicità nel tratto che sembra sempre non finito, passato e ripassato sullo stesso punto, più simile a uno storyboard che a una tavola completata eppure perfetto per equilibrio interno e per inquadrature. Come sono poche le parole che raccontano sono pochi anche i colori, tanto nero e tanto bianco, il grigio/blu profondo del mare di Danimarca si spalma sui tetti, mentre il mare salvifico diventa rosso cupo.
Nelle tavole fedelissime al testo, Santomauro si concede piccole digressioni personali, lievi 'sussurri'. Penso ai 'piccoli fumi' di parole pronunciate come un soffio, a candele spente, tazze di caffè bollente, che preannunciano il crescendo dei sussurri finali di un intero villaggio. E penso anche a soprattutto a quel corvo, accento nero al principio e muto testimone alla fine. 
Ombra tra le ombre.

Carla

Noterella al margine. Il titolo del post si riferisce alla frase ricorrente di Anett, ma anche al fatto che Giuntina ci pare una casa editrice da considerare amica perché sta pubblicando qui e là libri molto belli.

Nessun commento:

Posta un commento