CALPURNIA, PIU' GRANDE
Il
mondo curioso di Calpurnia, ovvero un nuovo anno da vivere con
l'intrepida ragazzina texana, capace di rivoluzionare il rigido mondo
dei proprietari terrieri.
Siamo
nel capodanno del 1900, ma il nuovo secolo non segna grandi
cambiamenti nel modo di pensare della famiglia Tate. Calpurnia, fra
una lezione di piano ed una di maglia, come si conviene ad una
signorina di buona famiglia, continua a coltivare scientificamente la
sua passione naturalistica, annotando ogni osservazione sul prezioso
Taccuino Scientifico, con l'aiuto e la complicità del nonno. Insieme
spaziano da un ambito del sapere ad un altro, cogliendo di volta in
volta gli spunti che la vita di campagna fornisce generosamente. Sono
tanto bravi da prevedere, non creduti, un uragano che sconvolge le
coste del paese, catapultando una cugina sfollata nella vita della
nostra protagonista. Si tratta dell'uragano che sommerse
effettivamente la città di Galveston nel 1900, sommergendola.
Ma
torniamo alla nostra storia: il momento sembra davvero difficile per
Calpurnia, non compresa dai suoi genitori, che insistono a proporle
un futuro di sposa e di madre, al massimo di maestra; sfrattata dal
suo letto dalla scostante cugina, che accumula risparmi per un
progetto che si svela solo alla fine; coinvolta dal fratello Travis,
l'unico che condivide a modo suo l'interesse naturalistico, nelle
imprese più disperate di salvataggio di animali selvatici. Lei si
sente davvero una 'cittadina a metà nella sua stessa casa'.
Ma
parliamo di una ragazza piena di risorse, determinata a raggiungere i
suoi obbiettivi, ed eccola inventarsi lavoretti, imparare a scrivere
a macchina, convincere il veterinario testé arrivato in paese ad
accoglierla come aiutante, imparando così un'infinità di cose
sull'anatomia animale. E poi c'è il nonno, che non la abbandona mai,
anzi sostiene con forza la causa delle ambizioni universitarie di
questa nipote speciale.
Abbiamo
molto apprezzato L'evoluzione di Calpurnia.
Le
'seconde prove' sono sempre difficili, il rischio di deludere il
lettore è grande, ma qui, lo dico sinceramente, Jacqueline Kelly è
molto brava nello sviluppare la trama senza un momento di cedimento,
senza digressioni eccessive, al contrario delineando sempre meglio il
profilo dei personaggi; direi esemplare la descrizione del clima
familiare, quell'abbraccio affettuoso che nello stesso tempo nega
l'uguaglianza fra i figli maschi e la figlia femmina; non crudeltà,
prepotenza o soprusi, al contrario il pensiero che il meglio per una
ragazza non possa essere altro che accasarsi.
Seguiamo
quindi Calpurnia nella sua lotta per affermarsi, per esistere come
individuo senziente, capace di scelte; tenacia, consapevolezza di sé,
percezione dell'ingiustizia che pure non mina i legami familiari. La
vediamo esplorare nuovi confini del sapere, senza spaventarsi, ma con
umiltà e determinazione, applicando i consigli del nonno. A fare da
guida ancora le parole di Charles Darwin: se a introdurre i capitoli
del primo romanzo c'erano brani tratti da L'origine delle Specie,
qui i brani sono tratti da Viaggio di un naturalista
intorno al mondo. La sottolineatura non è casuale: la
rivoluzione personale di Calpurnia si intreccia strettamente alla
rivoluzione culturale del darwinismo.
Ma
seguiamo anche Travis combattere la sua battaglia per poter accudire
gli animali selvatici che raccoglie da tutte le parti, nascondendoli
e nutrendoli in modi rocamboleschi.
E poi
l'imprevedibile cugina, che, da brava ragazza, tutta ricami e romanzi
rosa, alla fine fugge con il fidanzato.
Il
Novecento che si affaccia in questo sperduto paesino texano è un
secolo di grandissimi cambiamenti, di cui in questo romanzo si
trovano solo alcuni, determinanti accenni, come, ad esempio,
l'apertura dei primi pozzi petroliferi.
Siamo
di fronte a un grande romanzo, una storia 'necessaria' nel descrivere
con pacatezza e lucidità la cultura americana agli albori della
modernità. Ma è anche 'necessario' nel descrivere le disparità, le
ineguaglianze, quello status femminile 'diverso', che ancora oggi
condiziona, e pesantemente, il destino di tante ragazze. Calpurnia
può diventare a buon diritto l'esempio, il paradigma della nascente
libertà femminile.
Eleonora
“Il
mondo curioso di Calpurnia”, J. Kelly, Salani 2015
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