MAGNIFICA DOLCE CRUDELE
Rifugi,
Emmanuelle Houdart (trad. Francesca Del Moro)
Logos edizioni 2015
ILLUSTRATI PER GRANDI
(dai 12 anni)
"Un rifugio è
un posto che ti fa sentire al sicuro,
dove non può
accaderti niente di male.
Tutte le pene sono
consolate
e gli errori
perdonati."
Dal rifugio resta fuori
la paura perché all'interno c'è qualcuno che veglia su di te. Il
rifugio ti nasconde dalle difficoltà ed è un posto dove ognuno può
fare i conti con sé stesso, perché può trovarci la solitudine. Un
rifugio può essere anche condiviso e allora diventa un luogo dove
appoggiare le valigie. E' anche un luogo dove ognuno, al riparo dagli
sguardi altrui, può rigenerarsi.
Rifugio sono anche le
accoglienti braccia di un nonno che ti insegna a crescere.
Nuovo (neanche più
tanto) libro della Houdart che si confronta ancora una volta con un
altro grande tema dell'esistenza: il luogo dove ognuno di noi può
far casa, ovvero il rifugio.
Pochissimo testo e
grande potenza di immagini in un dialogo serrato tra loro.
In questo libro molte cose sono rotonde. Il posto sicuro
raccontato a parole con le immagini diventa un pancione accogliente
di una futura madre; il luogo dove gli errori sono perdonati è uno
spazio racchiuso tra due mani tatuate con un tappeto di simboli new
age, dal cuore alato al motto peace and love, e da una corona
soffice di cuscini.
Il luogo dove trovi
protezione altrui è raffigurato con un letto morbido circondato da
un intreccio di personaggi 'protettori' che vanno dal Cristo al
Buddha, da Batman ai Barbapapà, da Babbo Natale a Mazinga.
Ogni immagine è nel
contempo tappa di un percorso e universo a sé all'interno del quale
si assiste ad un continuo intreccio di allusioni e corrispondenze che
formano una vera e propria cifra stilistica di riconoscimento e nel
contempo un tessuto di pattern che hanno una forte valenza estetica,
quasi estetizzante, e nel contempo di continua eco del tema. La
moto-razzo sorretta in coda da due mongolfiere è guidata da un
personaggio maschile che ostenta sulle maniche dalla sua blusa un
intreccio di Pegasi e sul sedile una copertura di nuvole.
Con l'andare avanti
nello sfogliare il libro ci si accorge che piano piano i bambini
crescono, poi scompaiono per lasciare il posto a ragazze e ragazzi,
fino ad arrivare all'adulta beatamente e e mollemente adagiata in una
vasca da bagno intorno cui cresce una variegata porzione di piante.
E' immortalata nell'atto di 'rifugiarsi' in un giardino segreto dove
rinascere.
Il cerchio si richiude su un vecchio nonno, rifugio di un
piccolino...
Come sempre la Houdart
indaga, va al cuore del tema e poi mischia le carte e ci illude. Come in una tavola di anatomia, lei ci fa conoscere la superficie e il cuore delle cose, poi tutto si intreccia: il grande
con il piccolo, il giovane con il vecchio, il maschile con il
femminile, tutti gli elementi si incastrano alla perfezione in una
trama di oggetti e luoghi allo stesso tempo realistici, allusivi ed evocativi. Le sue immagini
di grande impatto hanno la capacità di mischiare le carte in tavola,
sotto gli occhi del lettore. E, in un illusorio senso di comprensione
immediata, il lettore si trova spaesato come se fosse davanti a un
abile truffatore al gioco delle tre carte. Pensiamo di aver capito
tutto vedendo l'immagine e invece essa ci ha condotto in tutt'altra
direzione. Inaspettata. E' un continuo richiamo alla memoria del
nostro immaginario quotidiano, attuale o passato, o esotico,
attraverso un gusto e un nitore per la forma nella sua essenza: vera
sigla della Houdart.
Magnifica, dolce,
crudele, poetica, severa, indagatrice e dissacratoria, lei guarda il mondo e lo rappresenta,
alzando un velo e pizzicando -con la delicatezza di una sapiente arpista- le corde più
profonde del nostro sentire. Anche quelle che neanche noi abbiamo il
coraggio di suonare...
Carla
Nessun commento:
Posta un commento