VIAGGIO FANTASTICO
Questo
sì che è un viaggio nel regno della fantasia , altro che gli
inutili mattoni stiltoniani che continuano a inondare le librerie! Il
libro di Norton Juster, Il casello magico, illustrato da Jules
Feiffer, fa parte di una collana che Giunti ha proposto quest'anno,
con ottimi propositi: ripescare testi stranieri , magari anche già
tradotti in Italia, che hanno avuto un notevole successo all'estero,
per riproporli al pubblico dei nostri ragazzi; parliamo di romanzi
con un lettore/lettrice potenziale dagli undici anni in poi, quindi
già discretamente abituato all'approccio con il romanzo vero e
proprio. La collana, Bestseller dal mondo, si presenta in
formato tascabile, con un prezzo coerente con le caratteristiche
dell'edizione.
Sono
usciti per ora tre titoli e, fra questi, ho scelto appunto il romanzo
di Norton, scritto nel 1961 e tradotto in Italia pochi anni dopo, con
l'introduzione di Faeti, nella collana dei Delfini , quando
era ancora della Bompiani.
La
trama, ridotta all'osso, vede il protagonista, Milo, profondamente
annoiato e rassegnato ad una vita noiosa; gli compare davanti, nella
sua cameretta, un casello stradale e lui, senza pensarci su due
volte, lo attraversa con la sua macchinina; comincia così un lungo e
tortuoso viaggio nel mondo di Ognidove, in compagnia di due strani
personaggi, un cronomastino detto Toc e uno strano insetto gigante
chiamato Truffaldottero. La missione che i tre dovranno compiere è
presto detta: liberare le principesse Rima e Ragione e riportare la
pace nel regno di Sapienza. Per raggiungere questo scopo il viaggio è
lungo e fitto di pericoli, soprattutto quando è necessario
affrontare i Demoni dell'Ignoranza, fra i quali mi piace citare il
futile funesto, o il bieco burocrate, che frappongono
ogni ostacolo affinché i tre non raggiungano il loro scopo.
Il
numero dei personaggi è impressionante così come lo sono le
invenzioni linguistiche, i giochi di parole, le battute fulminanti
che nascondono pensieri e divertite riflessioni sulla nostra
condizione umana. La chiave utilizzata maggiormente dall'autore è il
surreale, in un continuo susseguirsi di situazioni assurde eppure
credibili, richiamando le atmosfere di Alice nel paese delle
meraviglie. Certo, il messaggio è molto chiaro ed è rivolto a
tutte le ragazze e i ragazzi che affronteranno questa non semplice
lettura: il meraviglioso è nella nostra testa, nella capacità di
ciascuno di trasformare il mondo con la propria immaginazione,
trasfigurandolo con una potente vena ironica. Basta cambiare
prospettiva, fare un passo indietro, dare uno sguardo dall'alto e il
nostro mondo appare popolato da creature bizzarre, perse in attività
assurde. E come negarlo...
Da
quanto detto prima, appare evidente che si tratta di un testo di non
facilissima lettura, in cui spesso pare di perdere il filo narrativo,
che invece è ben chiaro; tante le digressioni, tanti gli episodi che
vivono di vita propria, i personaggi straordinari e le riflessioni
sul mondo che portano con sé e che costringono a tornare indietro,
rileggere, riflettere, ma sempre con il sorriso sulle labbra.
Va
segnalata l'ottima traduzione di Duccio Viani, che riesce a rendere
con efficacia il virtuosismo linguistico dell'autore.
Eleonora
“Il
casello magico”, N. Juster e J. Feiffer, Giunti 2015
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