lunedì 23 novembre 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


ROMPERE IL GHIACCIO

Le invenzioni anti-freddo di Stína, Lani Yamamoto (trad. Sara Ragusa)
Terre di mezzo 2015


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"Stína non sopporta il freddo. Non mangia il gelato, non tocca il metallo e non indossa mai una gonna senza i collant e i calzettoni fino sopra il ginocchio.
D'estate, per Stína è facile evitare le piscine e la brezza fresca della sera, ma l'unico posto in cui si sente davvero al sicuro da ogni possibile colpo di freddo è nel letto, sotto il suo grande piumone bianco."

Stína è freddolosa. Molto freddolosa. Appena vede che il suo respiro si trasforma in una nuvoletta capisce che è arrivato il momento di chiudersi in casa. Con una buona organizzazione preventiva, può permettersi per tutto l'inverno di non aprire la porta. Le sue giornate cominciano sotto il piumone bianco con una ciotola di avena bella calda e finiscono sempre sotto lo stesso piumone a guardare la luna piena dalla finestra. Stína, nella sua tiepida solitudine, non si annoia mai e progetta sempre nuovi marchingegni che la tengano lontana dal freddo. Lunghi bracci meccanici per prendere il cibo dal suo frigo double face, babbucce con borse dell'acqua calda per tenere tiepidi i suoi piedi. 

E' talmente presa a progettare sistemi anti-freddo che non si accorge di ciò che sta capitando fuori dalla finestra di casa sua: due bambinetti stanno giocando nella neve. Passano i giorni e finalmente Stína si accorge di loro e si incuriosisce del fatto che loro riescano a resistere al gelo dell'esterno. Nello stesso tempo però, il piumone da cui non si separa mai è diventato così pesante sul suo corpo che a lei non rimane che 'soccombere' e cadere in un sonno profondo, che ha un po' il gusto di un solitario letargo....
Quando qualcuno bussa alla sua porta lei si sveglia, va ad aprire e, in un turbine di neve, qualcuno entra nella sua casa o, per meglio dire, nella sua vita.


Il freddo come metafora della solitudine attraversa il libro di questa autrice islandese. La continua ricerca di rimedi da parte di Stína che le evitino il contatto con il gelo, non sono altro che distrazioni che lei mette di fronte a se stessa per evitare il confronto con il mondo esterno. Stare in mezzo agli altri non è sempre facile, soprattutto se si è un po' timidi. Questa ragazzina sempre intabarrata e avvolta nel suo inseparabile piumone bianco un giorno decide di aprire la porta e il vento gelido le paracaduta dentro due ragazzini venuti dal freddo. Waffels e cioccolata calda per tre?


Il ghiaccio è rotto, è proprio il caso di dirlo. I tre sono subito amici e, scambiandosi complicati progetti, mettono in comune i loro giochi.
Quando è il momento di andarsene Stína percepisce il freddo che cala di nuovo su di lei. il ragionamento è presto fatto: in una casa scaldata dal fuoco di un camino si può sentire un gran freddo, mentre fuori, nella neve che fiocca, si può sentire un gran caldo, se si è insieme.
La soluzione è lì a portata di mano ed è in perfetto stile Stína.
Diverso fin dal tatto, questo Le invenzioni anti-freddo di Stína, si presenta insolito nel disegno, nella paletta di colori invernali con cui è colorato, nell'atmosfera piuttosto 'glaciale', data dal grande bianco che dilaga sulla pagina, dal tipo di lettering, dalla costruzione del testo fatto di frasi brevi e da dialoghi ridotti al minimo. In un continuo spostamento di piani narrativi, l'occhio segue il richiamo verso l'infinitesimale, che è contenuto nei grandi fogli azzurri dei progetti di quella ragazzina sola e infreddolita. La precisione del disegno in bianco visibile nelle macchine di Stína si ritrova nella precisione di pattern a china nera, quelli del tessuto a maglia, delle impunture del piumino, persino dei fiocchi di neve.
Va da sé che questo libro che arriva dall'Islanda non è passato inosservato, ricevendo una nomination nel 2014 dal Nordic Council Literature Award.


Ideale lettura da fare sotto le coperte per difendersi dalla sciabolata di freddo che ci investirà nei prossimi giorni.

Carla

Nessun commento:

Posta un commento