UN PUNTINO NERO CHE FARA' RUMORE (I)
Tonja Valdiluce,
Maria Parr, Åschild Irgens, (trad. Alice Tonzig)
Beisler 2015
NARRATIVA PER GRANDI
(dai 10 anni)
"Quando si
arriva in Val di Luce in un freddo pomeriggio di febbraio, c'è un
gran silenzio. Il fiume non scroscia, perché scorre sotto il
ghiaccio. Gli uccellini non cinguettano, perché sono migrati a sud.
Non si sentono nemmeno le pecore, perché sono dentro le stalle.
Tutto è solo neve bianca, abeti scuri e montagne grandi e taciturne.
In mezzo a tutto
questo inverno silenzioso però c'è un puntino nero che tra poco
farà rumore."
Quel puntino nero in
realtà è rosso, la sua chioma di riccioli è color del fuoco. Lei è
Tonja, unica ragazzina in tutta la valle. E' l'imperatrice della Val
di Luce.
A primavera compirà 10
anni, vive con il papà contadino, e con la mamma, biologa sempre in
mare a misurare i ghiacci, comunica via mail. Come animale domestico
ha però il gabbiano che sua mamma un giorno le ha portato,
salvandolo dalle reti in cui si era impigliato.
Il suo migliore amico è
Gunnvald che, in cima al monte, abita da 74 anni in una grande
fattoria e passa il suo tempo nella falegnameria da cui escono
prototipi di slittini sempre più veloci, che Tonja puntualmente
collauda.
Sono molte le cose che
si possono dire di lei: sua zia Idun dice che lei dovrebbe aver
scritto in fronte Benvenuti. Il suo papà, quando gli chiedono cosa
ne sia di sua figlia, risponde rassegnato che spera che ogni sera
rientri a casa. Sally, quando la vede sfrecciare davanti alle sua
finestre o atterrare sulle sue piante di rose, si limita a dirle,
cerca almeno di non romperti l'osso del collo...
Tutti amano Tonja, il
Bolide della Val Di Luce. Tutti tranne uno: Klaus Hagen, il padrone
del Campeggio Salutista che detesta i bambini (perché fanno troppo
rumore per la tranquillità pubblicizzata ai suoi ospiti) e
massimamente odia lei, Tonja. Come se ce ne fosse bisogno, la chiama
Trulla, per farla arrabbiare di più.
In queste luminose
vacanze invernali, Tonja e Gunnvald hanno in progetto di realizzare
il Siluro della Val di Luce, un bolide di slittino che sia in grado
di arrivare diretto dalla cima del monte giù fino al
mare....Contribuiscono alla realizzazione di questo progetto -a vario
titolo e anche loro malgrado- tutti i membri della comunità e anche
qualcuno che si è aggiunto da poco: i tre ragazzini Ole, Fratello e
Britte, temporanemente in vacanza presso il silenzioso, ora non più
tanto, Campeggio Salutista.
Tre nuovi bambini in
questa valle abitata da soli adulti, sono un regalo che Tonja non può
rifiutare, anche se uno di loro con lei ha un esordio piuttosto
pugnace! Il tranquillo scenario che fino a ieri solo Tonja
attraversava con le sue sciate a capofitto e le sue canzoni a
squarciagola ora si movimenta un bel po' e finalmente anche Gunnvald,
misteriosamente meditabondo da qualche tempo, ritrova
serenità....[continua]
Nella tradizione di
Lettura candita non è mai capitato di dividere in due una recensione
di libro. Eppure questo nuovo titolo di Maria Parr merita uno spazio
maggiore di riflessione. Quindi è prevista una seconda puntata entro
la settimana.
Un unico racconto di
quasi trecento pagine che non perde mai il ritmo, Tonja Valdiluce, è
il secondo romanzo di questa giovane scrittrice norvegese.
Il suo titolo di
esordio, Cuori di waffel, ha convinto critica e lettori, tanto in
patria quanto in Italia, dove ha vinto premi e riconoscimenti.
Se Cuori di waffel si
rivolge a un pubblico di bambini più piccoli, Tonja Valdiluce segna
uno scatto verso un lettore più maturo. E infatti la trama si
infittisce, il senso ultimo della storia è raccontato con una
complessità di vedute maggiore.
Continua a riconoscersi
il marchio Parr in alcuni aspetti che avevamo già notato, scrivendo
di Cuori di waffel, ovvero una penna abile nel raccontare l'infanzia
e una sensibilità particolare nel cucire belle relazioni affettive
tra piccoli e grandi.
I vecchi e i bambini,
allora come ora, visti in una comunanza di intenti che li tiene uniti
e consolida la gratuità del loro affetto reciproco, sono uno dei
temi chiave che attraversano le storie della Parr. Così come lo è
la chiave sempre molto 'avventurosa' delle infanzie che si
raccontano. Lontani da ogni routine, i ragazzini della Parr sono in
perenne azione. Lena e Trille che la seguiva a ruota passavano da
un guaio all'altro, da un'idea geniale all'altra. Lo stesso ritmo di
vita vissuta pericolosamente lo si percepisce nel seguire Tonja
quando si butta a capofitto a cavallo di slittini senza freni. Una
vita così ha il gusto ineguagliabile della vacanza.
A questo, però, in
Tonja Valdiluce si aggiunge un aspetto nuovo, dato dal mistero che
'monta' silenziosamente nella prima metà del libro per poi
sciogliersi nella seconda parte...[continua]
Carla
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