Maggio
2015
Feltrinelli Kids 2001, 2015
perché...
"È, dunque, un
continuo carosello di personaggi che si ripresentano con stravaganti
variazioni, come se lo scrivere lettere fosse il vero senso della
vita, la modalità principale con cui si allacciano relazioni, si
fanno esperimenti, si risolvono problemi, in fondo ci si sente meno
soli, come nel caso della talpa, che, dalle profondità delle sue
gallerie sotterranee, scrive a se stessa per il piacere di trovare,
di quando in quando, una lettera da leggere."
perché...
"Un
equilibrato fondersi tra potenza e tenerezza, tra grandi e minuscoli
attraversa l'intera storia. Il bambino e i suoi sei gatti che
punteggiano le illustrazioni sono scriccioli di fronte al papà
pescatore, alla spiaggia e al mare infiniti.
Tutta
la storia è giocata su piccoli gesti, su sguardi che non sempre si
incrociano, su atmosfere di grande suggestione, raccontate attraverso
piccoli segni che il lettore può interpretare da sé. Molto di
questa storia non è raccontato con le parole ma, efficacemente,
attraverso la narrazione per immagini che penetra in chi legge senza
fare rumore."
Giugno 2015
perché...
"Ella
e i suoi amici sono personaggi indimenticabili, ingenui quanto
richiede la loro età e, nello stesso tempo, fonte permanente di un
allegro caos, che parte dal fraintendimento costante del significato
delle parole per finire in un groviglio di azioni di cui il maestro è
spettatore e vittima nello stesso tempo.La lettura è adatta a
giovanissimi lettori e lettrici anche alle prime armi, ma è davvero
gustosa anche per lettori più grandi. Anzi, consiglierei vivamente
una lettura condivisa: i grandi sapranno godere del raffinato gusto
dell'assurdo, i piccoli si divertiranno con queste storie in cui
vince il pensiero bambino."
perché...
"La
copertina sembra un manifesto che allude al senso più profondo della
storia: nello sguardo dell'infanzia c'è un mondo fantastico. E quel
lieve sorriso che è accennato sulle labbra è una sorta di marameo
al mondo degli adulti, come a dire: io vedo cose che voi neanche
potete immaginare...La curiosità di quel bambino e il desiderio di
distinguersi dalla massa, informe e uniforme, che ingloba in se
stessa ogni cosa, sono la sua energia per il tuffo. Il premio per
aver avuto il coraggio di non omologarsi, di non essere ingranaggio
di quel grande meccanismo, è il mondo di sotto, quel mare, profondo
e senza limiti, in cui nuotano creature fantastiche e tanto colorate.
Un mondo immaginario e immaginato che, ad evidenza, non è per
tutti."
Luglio
2015
perché...
"Il romanzo
cresce e, cammin leggendo, si irrobustisce e si articola in molti
diversi intrecci che alla fine, letta l'ultima pagina, ne attestano
la complessità, la profondità di analisi e la bellezza.
Insomma
una storia piena di spunti interessanti in cui le mani del lettore
affondano in temi tra loro molto diversi, ma sempre importanti: la
morte, l'omosessualità, la violenza, l'affettività, l'accettazione
di sé, l'amicizia, la lealtà, la diversità."
perché...
"Come
sempre la Houdart indaga, va al cuore del tema e poi mischia le carte
e ci illude. Come in una tavola di anatomia, lei ci fa conoscere la
superficie e il cuore delle cose, poi tutto si intreccia: il grande
con il piccolo, il giovane con il vecchio, il maschile con il
femminile, tutti gli elementi si incastrano alla perfezione in una
trama di oggetti e luoghi allo stesso tempo realistici, allusivi ed
evocativi. Le sue immagini di grande impatto hanno la capacità di
mischiare le carte in tavola, sotto gli occhi del lettore."
Agosto
2015
perché...
"L'infanzia è
popolata di personaggi straordinari, del bene e del male che si
combattono senza esclusione di colpi, di drammi infinitesimali che
cambiano il corso della vita. Questo mondo di mezzo, fra realtà e
fantasia, pieno di inquietudini, di oscurità, Neil Gaiman lo
descrive con maestria: chi non ha combattuto epiche battaglie,
avventure straordinarie, in compagnia dei personaggi che popolano la
fantasia, non legga questo libro [...]
perché...
Diventare grandi è
anche fare i conti con un desiderio che appare ancora oscuro,
imbarazzante, colpevole. Ed è il confronto con un amico vero,
disposto ad ascoltare l'alfabeto del silenzio, che consente di
ritrovare la strada della normalità, l'affermazione di una verità
liberatoria. Dunque, una grande storia di amicizia e una storia che
ruota intorno al tema della paura di diventare grandi, del senso di
colpa che ne deriva e del rifiuto del mondo adulto, segnato
dall'inganno."
perché...
"I
magnifici cinque è una storia allegra, piena di humor, di
sensibilità, con risvolti inaspettati. Una storia in cui si respira
l'aria dell'estate, dell'estate dei ragazzini. Quell'aria fatta di
stupori, super poteri e, soprattutto, di gioco di squadra che sono i
tre elementi che mi auguro siano presenti nell'estate di ogni
ragazzino."
[continua]
Nessun commento:
Posta un commento