Settembre
2015
perché...
"Il
tessuto narrativo su cui Cneut ha lavorato sembra cucito, o dovrei
dire ricamato, su di lui. Ad Anna Castagnoli (e modestamente anche a
me) non pare possibile che altri avrebbero potuto farlo o farlo
meglio.
Con
i toni di una fiaba, per crudeltà e per ambientazione, la narrazione
è portatrice di un forte contenuto simbolico, è avvolta in
un'atmosfera di mistero, di cose non dette.
Perfetta
per Cneut.
Calibrato
in ogni sua parte, si vede e si sente un lavoro lungo e accurato di
pulizia e limatura del testo, anche nei sui esiti grafici, nel
contempo modernissimo -ZAC- e antico.
La
perfetta armonia tra testo e figura lo rende un libro che ha il
carattere di un traguardo raggiunto."
perché...
"L'originalità
del romanzo svedese sta nel mantenere un pizzico d'incertezza,
affiancando le spiegazioni razionali a quell'ombra d'inquietudine che
gli eventi misteriosi, o i luoghi funestati da storie tragiche, sono
soliti insinuare.
Il
lettore o la lettrice potranno dar credito ad una visione o
all'altra, ma termineranno la lettura convinti che la protagonista,
con i suoi amici, è riuscita ad affrontare e gestire il mistero, a
prescindere dallo scetticismo razionale degli adulti. La paura del
lato oscuro del mondo può essere affrontata quando qualcuno, a
partire dagli amici più fidati, ci guarda le spalle.
In
questo caso siamo di fronte ad un testo, ben congegnato, scorrevole e
adrenalinico quanto basta."
Ottobre 2015
perché...
"Kristjana S
Williams apprezza i contrasti forti, fra colori palesemente
innaturali, pure efficaci nel rendere l'idea di quel rettile o quella
pianta, immagini che sicuramente colpiranno l'immaginazione dei
giovani lettori e delle giovani lettrici.
Electa
Kids ancora una volta si rivela coraggiosa nello scoprire e
sottoporre al giovane pubblico italiano novità e tendenze sempre
molto interessanti.
Bambine e bambini
avranno di che nutrire le loro curiosità e il loro senso del
meraviglioso, che il mondo naturale spesso esalta.
Naturalmente
è una lettura molto trasversale, che può privilegiare l'aspetto
estetico o quello informativo; ne consegue che può piacere a bambini
e bambine dai sei ai novantanove anni."
Babalibri 2015
perché...
"Poetico,
rarefatto nella narrazione, raro nei rari colori e perfetto nel
disegno a matita, il nuovo libro della coppia Philip ed Erin Stead è
semplicemente bellissimo.
Partiamo
dalla storia. Raccontata da una voce esterna, e vista da un occhio
attento, forse quello del gufo in prima pagina, è una storia di
solitudini, di sguardi e di amicizie che nascono.
Nelle misurate parole della traduzione felice della Brambilla, si percepiscono il disagio e la malinconia iniziali dei tre viaggiatori che stanno sperimentando un distacco.
Nelle misurate parole della traduzione felice della Brambilla, si percepiscono il disagio e la malinconia iniziali dei tre viaggiatori che stanno sperimentando un distacco.
La
Stead, nel disegno, riconferma il suo grande e raro talento nel dare
anima ed espressione anche agli inanimati bottoni di un cuscino, nel
rendere volume di corpo, delle foglie racchiuse in una coperta.
Ed è ancora una volta maestra di piccoli gesti e di piccoli sguardi per raccontare grandi temi."
Ed è ancora una volta maestra di piccoli gesti e di piccoli sguardi per raccontare grandi temi."
Novembre
2015
perché...
"La
sequenza di immagini è certamente efficace e se si vuole
approfondire lo stato delle diverse specie, c'è un'appendice in
fondo al libro che documenta le effettive condizioni di quelle
rappresentate nelle immagini; sono anche presenti link relativi alle
diverse organizzazioni internazionali che si occupano di salvaguardia
dell'ambiente, tutto per cercare di coinvolgere i più giovani in un
approccio più consapevole al mondo degli animali e della natura in
generale.
Adatto
per i giovani naturalisti, dai sette anni in poi, ma anche ai giovani
artisti, che vogliano saperne di più del disegno e delle sue
molteplici espressioni."
perché...
"Un
unico racconto di quasi trecento pagine che non perde mai il ritmo,
Tonja Valdiluce, è il secondo romanzo di questa giovane scrittrice
norvegese.
Il suo
titolo di esordio, Cuori di waffel, ha convinto critica e lettori,
tanto in patria quanto in Italia, dove ha vinto premi e
riconoscimenti.Tonja Valdiluce segna uno scatto verso un lettore più
maturo. E infatti la trama si infittisce, il senso ultimo della
storia è raccontato con una complessità di vedute maggiore.
Continua
a riconoscersi il marchio Parr in alcuni aspetti che avevamo già
notato, scrivendo di Cuori
di waffel, ovvero una penna abile
nel raccontare l'infanzia e una sensibilità particolare nel cucire
belle relazioni affettive tra piccoli e grandi. I vecchi e i bambini,
allora come ora, visti in una comunanza di intenti che li tiene uniti
e consolida la gratuità del loro affetto reciproco, sono uno dei
temi chiave che attraversano le storie della Parr."
Dicembre2015
L'attesa, Daniela Iride Murgia
EdizioniCorsare 2015
perché...
"Un
libro che colpisce. Per diverse ragioni, come sempre.
In
un albo illustrato, la prima cosa che colpisce lo sguardo,
inevitabilmente, è l'immagine. Le tavole della Murgia non sono mai
immediatamente leggibili in ogni loro parte. Composte da
stratificazioni successive e diverse di materiali, esse sono un
collage colto e raffinato, tenuto insieme da un segno a matita,
tenero e declinato in toni pastello a definire incarnati e manine.
L'occhio, goduto l'insieme, si concentra poi sul dettaglio. Fin dai
risguardi, che alludono a una visione come attraverso una lente. A
ogni giro di pagina si susseguono tecniche differenti che si
compenetrano e che, nel loro complesso intreccio, offrono un
risultato di reiterata sorpresa. All'acquerello si alterna la china,
al pastello, il collage e la texture. Insomma un continuo vibrare.
Il
secondo elemento che colpisce è il testo. In quella che potrebbe a
tutti gli effetti essere considerata una poesia, vista anche la veste
grafica assegnatale, nulla viene lasciato al caso. In un rimando
continuo interno al testo, si susseguono i legami."
perché...
"E'
una storia politicamente scorretta, che racconta direttamente la
crudeltà dei mostri, che esistono proprio in quanto divoratori di
bambini, ha un ritmo sostenutissimo e cadenzato, grazie alle rime, il
più delle volte rispettate, dalla bella traduzione di Paola
Gallerani; per questo può essere una strepitosa lettura ad alta
voce, divertente per i piccoli ascoltatori ma anche per chi legge.
L'editore, non a caso, ha voluto allegare al libro il cd con la
lettura di Francesco Sangermano. Le illustrazioni seguono bene il
racconto, rappresentandoci il nostro Yark brutto come dev'essere,
piuttosto spaventoso, con quella sfilza di denti aguzzi e gli artigli
affilati, ma non troppo. Si ride tanto e si gioca con la paura, ma
questo grande esorcismo sulle paure dei bambini è rifiutato in coro
da mamme e nonne che proprio non riescono ad accettare il comico e il
grottesco come terapia salvifica dalle paure, quelle vere.
Lettura
esilarante per bambine e bambini coraggiosi."
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