PER FAVORE, NON MORDERMI SUL COLLO
Diario di Vlad, aspirante vampiro,
Fabrizio Casa, Tuono Pettinato
Rizzoli 2015
NARRATIVA PER GRANDI (dai 10 anni)
"Non sono né alto né basso,
né grasso né magro, parlo poco ma non sono taciturno, mi faccio i
cavoli miei senza essere un zombie. L'unica particolarità che ho è
di appartenere a una rara nicchia ecologica , tipo il panda del WWF:
come nel mio caso, non ce ne sono molti e quei pochi sono a rischio.
Per questo a scuola sono AMICO DI TUTTI E AMICO DEL CUORE DI NESSUNO.
Così che quei tutti mi conoscono ma non mi riconoscono. Nel senso
che compaio senza apparire mai."
Così dice di sé
Vlad, 13 anni e un bel po' di doti speciali. La prima, utilissima, è
la Matemagika, ovvero l'abilità di saper cogliere al volo i
procedimenti logici, come per esempio quello che regola l'ordine in
cui si viene interrogati dal prof di matematica. Seconda, la
Enigmistika, un'abilità particolare nel fare giochi di parole.
Terza, la Grammatika, un'abilità innata nel conoscere la propria
lingua correttamente. Ma accanto a queste che Vlad può serenamente
ostentare ce ne sono altre che hanno a che fare con una sua presunta
natura nascosta.
Come la maggior
parte dei coetanei, Vlad non ha certezza di dove il suo crescere lo
stia portando e non sa se lui effettivamente possieda una natura
nascosta. Diciamo che sta attraversando la delicata fase del CHI SONO
VERAMENTE IO?
Vladimiro detto
Vlad, ragazzino pallido, con genitori e nonna regolamentari ma
acquisiti, è molto concentrato nello stilare liste, elenchi,
sequenze di procedure per mantenere ordine nella sua testa e anche
nella sua vita ed evitare scomode emicranie.
La
vita vera però è fatta di imprevisti e di grandi prove che ti si
parano davanti quando meno te lo aspetti. La prima, di una lunga
serie, si concretizza in una festa di Carnevale con rissa e morso
finale al bullo di turno.
Chiuso nella sua
camera, area off limits per tutti, Vlad rielabora l'accaduto con il
suo solito modo di procedere per punti. Una cosa è certa, da quel
giorno lui non è più il signor nessuno, ma non è ancora il signor
qualcuno: al momento è il signor qualunque.
Giorno dopo giorno,
però, la vita di Vlad si movimenta, si complica, si infittisce.
Accanto a Tariq che lo segue dall'asilo come un trolley, e a Zeta,
ragazzina spavalda e tutta nera che parla per titoli di canzoni, Vlad
sperimenta la propria libertà, fa le prime prove d'amore, supera gli esami, insomma
cresce. E lo fa ad un ritmo sostenuto, talmente sostenuto che all'ultima pagina si salta sulla sedia....
A Fabrizio Casa,
autore di questo libro molto nero e un po' rosso, vanno riconosciute
alcune doti che, libro dopo libro, ricompaiono e si riconfermano.
Prima fra le altre,
la vivacità dello scrivere. Il ritmo che tiene Vlad nella sua
conquista di un posto nel mondo, la riconosco anche a Fabrizio Casa
nello scrivere le sue storie. Una trama articolata che non batte mai
il passo. Anzi, si infittisce con il procedere della storia e si
consolida.
Seconda dote che
gli ascrivo è quella di saper raccontare anche al di là, facendo
emergere contenuti importanti con una naturalezza tutta quotidiana.
Nei suoi libri, accanto al gusto per l'intreccio, il gioco di parole,
il doppio senso, lo scherzo, l'ironia, Fabrizio Casa è capace di
raccontare la complessità di un percorso di crescita, le difficoltà
di relazione che segnano i rapporti tra adolescenti e adolescenti e
tra adolescenti e adulti.
Terza dote che mi
pare giusto riconoscergli è quella di saper trovare registri di
scrittura sempre diversi. In questo Diario di Vlad colpisce
l'andamento che ha il tono di un diario, ma nello stesso tempo
procede nel ragionamento per liste e per punti, così come siamo
sempre più abituati a pensare.
Tuono Pettinato con
i suoi disegni che attraversano e punteggiano il testo dà forma visibile ai
personaggi, li rende ancora più vivi e vivaci.
Carla
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