martedì 19 gennaio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


PER FAVORE, NON MORDERMI SUL COLLO

Diario di Vlad, aspirante vampiro, Fabrizio Casa, Tuono Pettinato
Rizzoli 2015


NARRATIVA PER GRANDI (dai 10 anni)

"Non sono né alto né basso, né grasso né magro, parlo poco ma non sono taciturno, mi faccio i cavoli miei senza essere un zombie. L'unica particolarità che ho è di appartenere a una rara nicchia ecologica , tipo il panda del WWF: come nel mio caso, non ce ne sono molti e quei pochi sono a rischio. Per questo a scuola sono AMICO DI TUTTI E AMICO DEL CUORE DI NESSUNO. Così che quei tutti mi conoscono ma non mi riconoscono. Nel senso che compaio senza apparire mai."

Così dice di sé Vlad, 13 anni e un bel po' di doti speciali. La prima, utilissima, è la Matemagika, ovvero l'abilità di saper cogliere al volo i procedimenti logici, come per esempio quello che regola l'ordine in cui si viene interrogati dal prof di matematica. Seconda, la Enigmistika, un'abilità particolare nel fare giochi di parole. Terza, la Grammatika, un'abilità innata nel conoscere la propria lingua correttamente. Ma accanto a queste che Vlad può serenamente ostentare ce ne sono altre che hanno a che fare con una sua presunta natura nascosta.
Come la maggior parte dei coetanei, Vlad non ha certezza di dove il suo crescere lo stia portando e non sa se lui effettivamente possieda una natura nascosta. Diciamo che sta attraversando la delicata fase del CHI SONO VERAMENTE IO?
Vladimiro detto Vlad, ragazzino pallido, con genitori e nonna regolamentari ma acquisiti, è molto concentrato nello stilare liste, elenchi, sequenze di procedure per mantenere ordine nella sua testa e anche nella sua vita ed evitare scomode emicranie.
La vita vera però è fatta di imprevisti e di grandi prove che ti si parano davanti quando meno te lo aspetti. La prima, di una lunga serie, si concretizza in una festa di Carnevale con rissa e morso finale al bullo di turno.
Chiuso nella sua camera, area off limits per tutti, Vlad rielabora l'accaduto con il suo solito modo di procedere per punti. Una cosa è certa, da quel giorno lui non è più il signor nessuno, ma non è ancora il signor qualcuno: al momento è il signor qualunque.
Giorno dopo giorno, però, la vita di Vlad si movimenta, si complica, si infittisce. Accanto a Tariq che lo segue dall'asilo come un trolley, e a Zeta, ragazzina spavalda e tutta nera che parla per titoli di canzoni, Vlad sperimenta la propria libertà, fa le prime prove d'amore, supera gli esami, insomma cresce. E lo fa ad un ritmo sostenuto, talmente sostenuto che all'ultima pagina si salta sulla sedia....

A Fabrizio Casa, autore di questo libro molto nero e un po' rosso, vanno riconosciute alcune doti che, libro dopo libro, ricompaiono e si riconfermano.
Prima fra le altre, la vivacità dello scrivere. Il ritmo che tiene Vlad nella sua conquista di un posto nel mondo, la riconosco anche a Fabrizio Casa nello scrivere le sue storie. Una trama articolata che non batte mai il passo. Anzi, si infittisce con il procedere della storia e si consolida.
Seconda dote che gli ascrivo è quella di saper raccontare anche al di là, facendo emergere contenuti importanti con una naturalezza tutta quotidiana. Nei suoi libri, accanto al gusto per l'intreccio, il gioco di parole, il doppio senso, lo scherzo, l'ironia, Fabrizio Casa è capace di raccontare la complessità di un percorso di crescita, le difficoltà di relazione che segnano i rapporti tra adolescenti e adolescenti e tra adolescenti e adulti.
Terza dote che mi pare giusto riconoscergli è quella di saper trovare registri di scrittura sempre diversi. In questo Diario di Vlad colpisce l'andamento che ha il tono di un diario, ma nello stesso tempo procede nel ragionamento per liste e per punti, così come siamo sempre più abituati a pensare.
Tuono Pettinato con i suoi disegni che attraversano e punteggiano il testo dà forma visibile ai personaggi, li rende ancora più vivi e vivaci.

Carla

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