PIRASKJ. DALLA RUSSIA CON AMORE
Tra i miei parenti acquisiti c'è
Vadim, trentenne russo/siberiano che vive in Italia da quando aveva
otto anni. La Russia, le sue tradizioni, le sue atmosfere, i colori e
molto i sapori sono per lui intessuti insieme al suo essere bambino,
ai suoi affetti più cari.
Essendo un abile cuoco è spesso tra i
fornelli, ma solo qualche volta sceglie di cucinare una ricetta della
sua terra. L'occasione porta sempre con sé anche un tuffo nelle
emozioni dell'infanzia e il cibo viene accompagnato da racconti e
ricordi.
Qualche settimana fa, in una di queste
cene, ho potuto gustare i piraskj, fagottini a base di pasta
di pane imbottiti di verdure.
La versione che ho assaggiato e che vi
propongo li vedeva ripieni di patate e funghi.
Ingredienti
(Per circa 15 pezzi)
750 gr di pasta di pane. Se non avete
voglia di prepararla va bene anche quella pronta per la pizza
4 patate grandi
30 gr di porcini secchi
1 cipolla piccola
Burro, olio e sale
Iniziate mettendo a bagno i funghi in
una tazzina di acqua calda e facendo lessare le patate sbucciate ma
intere. Devono essere ben cotte, ma non devono disfarsi da sole.
In una padella fate soffriggere la
cipolla tagliata sottile in olio in cui avete sciolto una noce di
burro.
Quando la cipolla inizia a scurirsi
unite i funghi scolati e tagliati a pezzettini.
Lasciare cuocere fino a che il tutto
non sarà dorato e morbido.
Schiacciare le patate con la forchetta,
salare e amalgamare ai funghi.
Stendete la pasta portandola a circa 5
mm di spessore. Tagliate dei dischi di circa 12 cm di diametro (di
sicuro avete una ciotola della misura giusta).
Riempire i tondi con qualche cucchiaio
di patate e funghi e chiudete bene premendo i bordi.
Cuocere in padella con olio di oliva
ben caldo, girando man mano i piraskj su ogni lato.
Devono prendere colore ma attenzione a
non bruciarli.
Vadim dice che sono buoni sempre e
comunque anche freddi, ma il mio consiglio è di mangiarli caldi.
Gabriella
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