martedì 8 marzo 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


LA POESIA SEI TU


Feltrinelli Kids ci regala l'ultima storia di Polleke, La poesia sei tu, dell'olandese Guus Kuijer: la ragazzina che avevamo lasciato, nella storia precedente, alle prese con la morte del nonno, ora deve fare i conti con il lutto, con il senso di vuoto che la perdita di una persona cara impone.
E' l'ultima estate prima dei tredici anni, quando cioè andrà al liceo e si separerà da tutti i suoi amici, da Consuelo a Mimun. Andare in scuole diverse non vuol dire perdersi, ma certo apre prospettive differenti, percorsi di vita che si stanno avviando in altre direzioni.
In questa storia sia Mimun che Consuelo hanno un ruolo fondamentale: Mimun, che come sempre passa l'estate in Marocco, torna con un dono, un bellissimo velo scelto insieme alla madre e con la bella notizia che non l'aspetta più un matrimonio combinato. Consuelo, che continua a mescolare spagnolo e tedesco, porta la sua cultura messicana a conforto del lutto di Polleke. Insieme vanno sula tomba del nonno e Consuelo ha portato da mangiare e da bere per i defunto: il suo punto di vista è che lui sia lì con loro e condivida quel pasto. Polleke non ha una visione religiosa e non sa come colmare il vuoto che sente, la profonda ingiustizia di aver perso una delle persone più amate. Si sente lontana dai riti della religiosità formale dei concittadini della nonna e per questo la conforta condividere con Consuelo un modo più solare di vivere la lontananza. Capisce alla fine che il miracolo non sta nel pensare il nonno vivo, intento a fare colazione con loro, ma nel conforto che i gesti di condivisione possono dare a chi resta.
Le due coppie formate da i suoi genitori separati sembrano avviate alla normalità, con tutti gli alti e bassi che questo comporta. Tutti insieme, compreso Mimun e Consuelo, vanno alla cerimonia di posa della lapide sulla tomba del nonno, ciascuno con i propri ricordi e col proprio diverso dolore. Polleke in quel momento comprende il senso della circolarità degli affetti, della condivisione anche nella diversità. Per volersi bene non è indispensabile pensarla proprio allo stesso modo, stare sotto lo stesso tetto o frequentare la stessa scuola.
Nello stesso tempo la ragazzina non smette di interrogarsi sul suo scrivere versi, strani, con la rima e senza, curiose sintesi di stati d'animo e sentimenti. Proprio quando pensa che il suo scrivere non abbia senso, arriva Walter, il nuovo compagno della madre, a rimettere a posto le cose.
Finisce l'estate, Polleke compie tredici anni e si avvia ad una svolta nella sua vita. Anche l'altra Polleke, la vitellina, è diventata una giovenca. Questo è diventare grandi, accettare che le cose, e le persone, cambino.
Con questa storia si conclude la vicenda della ragazzina meravigliosa creata da Kuijer, giustamente, con l'approssimarsi dell'adolescenza. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione di come la leggerezza possa veicolare nello stesso tempo una storia di crescita, in una vita molto vicina al vero, con le separazioni, le delusioni, l'inizio e la fine di amicizie o con la costruzione di qualcosa che resterà nel tempo. Nello stesso modo si parla di sentimenti veri, di dolori che capita di dover affrontare anche precocemente, di domande che i più giovani pongono e che gli adulti vorrebbero ignorare: se l'amore è davvero eterno, se ci si può voler bene da lontano, e poi la morte, la perdita, la fede. Tutto con una semplicità e un'immediatezza che fanno sparire gli imbarazzi e le mezze risposte.
Le storie di Polleke sono anch'esse una lettura necessaria per diventare grandi, così come lo sono per gli adulti che non sanno trovare le parole e la forza per spiegare.
Eleonora

“La poesia sei tu”, G. Kuijer, Feltrinelli Kids 2016


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